Negli ultimi mesi la discussione sul TAV TERZO VALICO sta facendo emergere con chiarezza molte contraddizioni, e molte falsità che per anni sono state artatamente spacciate per vere, con il concorso univoco di forze politiche, potentati economici e media compiacenti.
Il forte impegno di molti Comitati civici, presenti ormai in ogni comune direttamente coinvolto nella sedicente “grande opera” da Genova a Pontecurone, sta riuscendo nell’impresa ciclopica di abbattere i pregiudizi, e portare informazione documentata e diretta ai cittadini, in precedenza mai informati.
L’analisi oggettiva sul progetto era infatti sempre mancata, al punto che in data 9 aprile u.s. un capogruppo di maggioranza al comune di Novi ha evidenziato “la necessità di approfondire l’argomento, per effettuare scelte ponderate” e il capogruppo del PD nello stesso Comune gli ha dato ragione, insieme con quelli del PDL e dei Leghisti, convocando una riunione di poche ore con “esperti” per capire l’argomento (!). Una affermazione sorprendente, che tradisce 21 anni di ignoranza sul tema (se ne discute ormai dal 1992) da parte di politici e forze sindacali, visto che il capogruppo PD è anche esponente di spicco di un grosso sindacato, una ignoranza che non ha tuttavia impedito agli stessi politici di votare e sottoscrivere numerosi OdG, delibere, lettere ufficiali e prese di posizione favorevoli al progetto TAV.
Quanti di questi politici allora hanno nozione della cosa? Quanti di loro hanno letto gli oltre 1.000 files del progetto esecutivo del primo lotto dei lavori, postati alla rinfusa sul sito del Ministero non più tardi di 2 mesi fa, con un ritardo di ben 21 anni?
E’ logico approvare a scatola chiusa opere costosissime e definitivamente impattanti di cui nulla si conosce? Che cosa sanno questi signori degli altri tre lotti? Ha senso procedere per pezzi sconnessi uno dall’altro, impegnando tuttavia l’intero, esosissimo importo di 6,2 miliardi di euro pubblici?
Ma voi, per farvi costruire la vostra casa, paghereste al buio, senza discutere sul prezzo e senza chiedere nulla un impresario edile che vi presentasse solo la parte di progetto che riguarda la recinzione e i vialetti? Perché è questo che sta succedendo per il Terzo Valico!
Tante, le stranezze. E forse anche gli errori, si spera commessi in buona fede, per quella “ignoranza” di cui sopra.
Sempre sul Terzo Valico, ecco una sintetica lettura di alcuni FATTI che emergono dalla lettura del Progetto, che smentiscono pesantemente i luoghi comuni usati come giustificazione dai politici e dagli interessati SI TAV:
E’ INUTILE – il progetto, esclusivamente destinato alle MERCI, si propone come obiettivo di accelerare di soli 20\30 minuti il viaggio di container merci da Borzoli a Rivalta Scrivia. Serve l’Alta Velocità per le merci cinesi che impiegano settimane di viaggio via mare fino a Genova?
ATTENZIONE: questo progetto NON prevede nessun prolungamento ne’ per Milano, ne’ tantomeno per il Nord Europa. Si tratta di soli 53 km di linea, tra l’altro ben al di sotto della lunghezza minima per cui opere del genere abbiano un senso utile. Per i famosi “corridoi ferroviari AV verso il Nord Europa, ” tanto decantati, non c’è nulla.
E’ CARO – Il costo a progetto è di 6,2 MILIARDI di euro, a esclusivo carico dello Stato. All’estero linee simili costano molto meno. Per gli appalti non è mai stata fatta una gara. Lo Stato paga ma rinuncia a controllare come si spendono i nostri soldi. Per reperire quei fondi, stanno già tagliando i treni e i bus per i pendolari, gli ospedali, le scuole, le pensioni, i servizi per anziani e disabili.
E’ DANNOSO – Il progetto stesso prevede la distruzione e deviazione di falde idriche lungo l’intero percorso. Spariranno fonti di acqua potabile, acquedotti, corsi d’acqua, la vita di intere vallate sarà stravolta definitivamente, con le attività agricole anch’esse a rischio.
Lo scavo di rocce amiantifere metterà nell’ambiente tra Genova e il Po, e Alessandria, milioni di metri cubi di detriti inquinanti e polveri di amianto, con grave rischio di forte aumento della mortalità da cancro e altre gravi patologie. Tremendo anche l’impatto paesaggistico, che danneggerebbe non poco anche il settore turistico.
INQUINA – avremo migliaia di camion lungo le nostre strade ogni giorno e notte per oltre 10 anni, (solo a Novi il progetto prevede un traffico giornaliero di 1176 camion al giorno, messi in fila fanno 14 km..) cantieri enormi che produrranno rumore, ossido di carbonio, polveri sottili, reflui inquinanti. Un danno enorme alla salute e alla vita.
NON DA’ LAVORO – il progetto prevede una media di circa 3.000 unità lavorative soltanto, a termine per una decina di anni. Quasi tutti con mansioni basse. Le aziende subappaltatrici, di cui non si conosce ancora nulla, di solito usano personale a basso costo, in primis immigrati. Con lo stesso costo si potrebbero creare circa 20.000 buoni posti di lavoro utili socialmente, ad esempio per la manutenzione del patrimonio pubblico, i lavori pubblici, la prevenzione di rischi ambientali, gli ospedali, le scuole, l’assistenza. 20.000 famiglie che risiederebbero in zona, con le conseguenti ricadute positive sul mercato immobiliare, sul sistema sociale, sul commercio …
Per dare un’idea in più su cosa si potrebbe avere ri-destinando le risorse pubbliche succhiate dal Terzo Valico, si calcola che con 4 cm di TAV si pagherebbe 1 anno di pensione. 3 metri di TAV valgono 4 scuole materne. 500 metri di TAV pagherebbero 1 ospedale da 1200 posti letto, 226 ambulatori e 38 sale operatorie. 1 Km di TAV equivale a un anno di tasse universitarie per 250.000 studenti, o l’intero ciclo di studi per 50.000 medici o ingegneri, o 55 nuovi treni per i pendolari. Sono numeri che fanno impressione.
Nessun organo di informazione nazionale, e pochi tra quelli locali, ha mai dato ai cittadini la possibilità di essere informato nel merito, e di formarsi un’opinione personale indipendente, basata su fatti e dati concreti. Tanto meno lo hanno fatto politici e amministratori pubblici che, abbiamo visto, spesso ne sanno assai poco e hanno sposato comunque il TAV fin dall’inizio.
Da anni, i Comitati civici chiedono un confronto pubblico sul tema, ma questo è sempre stato negato, i SI TAV non gradiscono il contradditorio. Forse non hanno argomenti validi?
In compenso, la cronaca recente ci ha mostrato che la ribellione al Terzo Valico nasce e si sviluppa lo stesso, dal basso, e in modo assolutamente trasversale e svincolato dai vecchi e fallimentari schemi partitici. L’opposizione agli espropri, e le ormai centinaia di manifestazioni, incontri informativi, volantinaggi, assemblee pubbliche, convegni, dibattiti, feste popolari e marce di protesta (tutte autofinanziate) sono l’esempio della forza di un Movimento contro il TAV Terzo Valico sempre più radicato e diffuso, che resiste in modo assolutamente pacifico agli abusi e ai soprusi.
Soprusi, perché non c’è altro modo per definire l’atteggiamento arrogante e antipopolare dei potenti SI TAV che, contro i cittadini, da anni usano il potere cercando in ogni modo di annichilire chi si oppone. Se non basta la disinformazione, ecco che il Consiglio Regionale, su pressante richiesta di un esponente del PD alessandrino, chiede ed ottiene l’inserimento delle nostre valli tra le “zone di interesse strategico”, di fatto militarizzate e nelle quali c’è una sorta di “sospensione” dei diritti e delle garanzie costituzionali. Ecco allora il massiccio intervento delle forze dell’ordine, anche in tenuta antisommossa, e della polizia politica. I cittadini contrari al Terzo Valico, sempre pacifici, a mani nude e volto scoperto, sono assimilati ai peggiori terroristi, fotografati, filmati, schedati.
Molti vivono queste cose con tristezza, soffrono da donne e uomini per bene quali sono di questo trattamento, a volte lo vedono come un’intimidazione. Anche alcuni fatti recenti hanno ottenuto lo stesso risultato, come l’azione incredibile di personaggi in divisa che prima della marcia del 20 aprile hanno girato a Novi e Pozzolo, negozio per negozio, a chiedere la serrata contro i “pericolosi e violenti No Tav”. Tra i cittadini onesti e pacifici, dipinti come casseur, si sono sentite risuonare parole come “procurato allarme” e “diffamazione”. Ma lungi dal portare scoramento, queste cose rafforzano la consapevolezza di essere nel giusto, a difendere futuro, salute e diritti. E i risultati non si fanno attendere. Ecco i dati della recente Marcia Popolare tra Novi e Pozzolo:
– vetrine rotte: ZERO
– cittadini festanti lungo il percorso: MIGLIAIA, per la più grande manifestazione di popolo da 40 anni.
– soddisfazione dei commercianti che non hanno abboccato al boicottaggio: OTTIMA
– sacchi di spazzatura raccolta dal servizio pulizia del corteo, che ha lasciato le strade in condizioni migliori di come le ha trovate: POCHI (perché i No Tav sono cittadini rispettosi della pulizia e dell’ambiente)
Intanto il fronte SI TAV, un tempo monolitico e arroccato pedissequamente sulle posizioni di COCIV e Impregilo, oggi perde pezzi. Un sindaco è già caduto, dimissionato dalla sua stessa maggioranza, e dopo il Comune di Pozzolo Formigaro, anche quello di Pontecurone ha deliberato all’unanimità una totale contrarietà al Terzo Valico: nessuna compensazione vale i rischi per la salute e la spesa. Arquata si era già espressa da tempo, salvo un recente riallineamento su quella famosa “richiesta di sospensiva” a cui ovviamente non è MAI arrivata una risposta. La sparata sulla “moratoria” appare oggi in effetti sempre più chiaramente un furbesco tentativo di fuga pre-elettorale messo in atto da sindaci e partiti in netta difficoltà.
In conclusione, sul TAV MERCI Borzoli-Rivalta la gente si attende dallo Stato il rispetto della legalità e il ripristino dei diritti dei cittadini alla salute e al dissenso, diritti previsti dalla Costituzione. Alle Pubbliche Amministrazioni e ai politici chiede che antepongano gli interessi collettivi a quelli privati, con una razionale assunzione di responsabilità, lontana dai soliti scaricabarile (lo chiede l’Europa, anzi il Governo, o la Regione ecc.) e da alcune affermazioni tra il ridicolo e il macabro, come quelle secondo cui il “rischio amianto” non esisterebbe, e comunque sarebbe sempre sotto controllo. Si chieda a Casale, città martire, cosa significa RISCHIO AMIANTO.
Ormai per i cittadini contano e valgono SOLO I FATTI: atti formali, delibere, leggi, progetti ufficiali, ESPROPRI eccetera.
Le parole, come il fumo, stanno a zero. Al TAV TERZO VALICO si può solo dire NO, oppure SI assumendosene in pieno le responsabilità. Il “NI” non esiste.
link:
http://www.notavterzovalico.info/2013/04/26/la-politica-locale-segue-il-movimento-con-esiti-opposti/ il comunicato dei Comitati sugli ultimi eventi
http://www.notavterzovalico.info/2013/02/15/presentato-il-progetto-esecutivo-del-primo-lotto-del-terzo-valico/
commento e collegamento al PROGETTO ESECUTIVO del 1° Lotto
www.notavterzovalico.info la voce ufficiale dei Comitati, con una ricca documentazione sul progetto (in fondo alla home page, a destra)