di Ettore Grassano.
Giornate quanto mai convulse per Palazzo Rosso. Il sindaco Rossa e i suoi accompagnatori “tecnici” (nessun assessore e nessun politico con lei, solo il segretario generale Giuseppe Formichella e il responsabile dell’area economico finanziaria Antonello Paolo Zaccone) tornano dal Ministero con “le pive nel sacco”.
Del resto, dai tecnici del Ministero era assolutamente impossibile che potesse arrivare un responso di tipo diverso. Quelle sono le regole, c’è poco da dire o da fare: o interviene la politica a modificarle, o non c’è via d’uscita. Segue appello del sindaco ai (nuovi) parlamentari del territorio, che dovranno in sostanza provare a ripartire da dove gli onorevoli (non confermati) Lovelli e Stradella erano arrivati (“caldeggiando” il prestito al Comune di Alessandria), per cercare di aumentare ulteriormente l’attenzione del governo centrale. Che però, non facciamoci illusioni, se mai riuscirà a “nascere” situazioni come quella alessandrina dovrà fronteggiarne parecchie, insieme ad emergenze di ogni natura.
Ma, a prescindere dalla trasferta romana, siamo ormai agli sgoccioli rispetto all’annunciato “azzeramento” della giunta, nel frattempo divenuto semplice rimpasto?
Pochissimi sanno davvero, ma moltissimi osservano, e azzardano ipotesi. La casella più difficile da riempire, naturalmente, è quella lasciata vacante dal neo presidente Amag Gianni Bianchi. Chi vuole rischiare di “scottarsi” con una patata bollente come quella di Bilancio e Partecipate? Giurano i bene informati che in questi giorni le battute del tipo “se mi fai arrabbiare ti propongo come assessore al Bilancio” a Palazzo “si sprecano”. Alla fine prevarrà una scelta di tipo politico, per cui l’attuale capogruppo Giorgio Abonante accetterà di bere “l’amaro calice”, sia pur obtorto collo, e magari con la “tutela” del senatore Morando, come azzarda qualcuno? Oppure si opterà per la soluzione di un tecnico di esperienza (e che proprio per questo non rischia di “bruciarsi” la carriera, politica o dirigenziale) come l’attuale direttore di Slala Antonino Andronico, già direttore generale della Provincia?
E gli altri assessorati? I nomi “entranti” che circolano con maggior insistenza sono quelli di due donne, le consigliere comunali Marica Barrera e Maria Teresa Gotta. Al posto di chi? Giorgio Barberis (che, al di là delle divergenze politiche, ha con il sindaco Rossa comunque un rapporto amichevole, e di confronto costante) getterà la spugna, o saranno altri gli assessori a “passare la mano”?
Quel che è evidente è il dato politico: nessuna rivoluzione sembra essere alle porte, e attualmente il ruolo di assessore comunale, a Palazzo Rosso, non è di quelli che generano “code”. Ben altro appeal avrebbe un semplice concorso da impiegato amministrativo, e questo la dice lunga sullo stato di salute della politica locale. Non solo: più di qualcuno solleva dubbi e perplessità sulla “consistenza” del Pd alessandrino, e sulla sua capacità di esercitare una qualche egemonia, come si diceva una volta, in un contesto tanto delicato. Paolo Filippi è ormai un ex (del partito, non certo della politica), il segretario provinciale, e neosenatore, Daniele Borioli appare indirizzato verso impegni romani, e il sindaco, alla legittima ricerca di “imprimatur” autorevoli, è costretta a lanciare candidature improbabili, come quella del senatore Enrico Morando (che in realtà da tanti anni non si occupa neppure di Novi: figuriamoci di Alessandria). Perché allora, alla ricerca di un “padre nobile” di livello, e ben relazionato a Roma, non pensare all’onorevole Felice Borgoglio, alessandrino doc, e sindaco della città dal 1972 al 1979?
Ma c’è un altro fronte “caldo”, ed è quello della Fondazione CrAl. In attesa di scoprire se la settimana scorsa ci abbiamo azzeccato almeno in parte, segnaliamo che, sul fronte del rinnovo del consiglio generale, girano alcuni nomi “forti”: sarebbero certamente confermati Marco Bologna, Adriano Di Saverio, Claudio Simonelli, Manuela Ulandi, Paolo Bianchi e Paolo Ronchetti (il combattivo consigliere comunale Idv di Tortona, dimessosi proprio l’altro giorno). New entry date per certe sono Carlo Fenaroli (esponente Idv), Marco Laguzzi (un consigliere rock, come qualcuno lo ha recentemente definito per i suoi trascorsi artistici nei “mitici” Peggio Punx), e, secondo i bene informati, un nome di ritorno dalla Fondazione Crt, ossia Agostino Gatti. Mentre sarebbero in ribasso le quotazioni dell’avvocato Cesare Rossini. Realtà o illazioni? Lo scopriremo presto.
Ps: grazie come sempre a Molotov per la sua spiritosa “lettura” della situazione.