A fine anno avremo, a livello Paese, 60 mila negozi e 200 mila posti di lavoro in meno.
Se non è un’ecatombe, ditemi un po’ voi come possiamo definirla. E del resto basta aggirarsi un po’ per le vie del centro di Alessandria, Novi o delle altre cittadine della nostra provincia per rendersi conto di quanto la situazione sia drammatica. Serrande abbassate, vetri ricoperti da fogli di carta, e con il classico “vendesi” o “affittasi”.
“E’ solo una naturale trasformazione del mercato: aprono grandi centri commerciali, chiudono le attività famigliari”, si diceva anni fa. Però, a parte tutte le considerazioni (tutt’altro che marginali) sul diverso contributo sociale delle due dimensioni di commercio, in realtà basta chiacchierare un po’ con gli addetti ai lavori per rendersi conto che non è più così. Anche la grande distribuzione arranca, e ci sono sul nostro territorio tanti piccoli fornitori che aspettano il saldo delle fatture, e si sentono rispondere “le casse sono vuote”.
A preoccupare, a fronte di un simile scenario, è la totale mancanza di una guida politica centrale, di un progetto. Le elezioni di febbraio hanno consegnato al Paese un Parlamento frammentato, ingestibile.
Ottime scelte Boldrini e Grasso, sia chiaro. Ma, diciamocelo, non sono mica queste le esigenze imprescindibili per il Paese. Il netto timore, in realtà, è che dal Parlamento appena eletto non arrivi nessun contributo decisivo rispetto alle problematiche reali dei cittadini, in termini di guida, orientamento, scelte strategiche. E, se non si interviene rapidamente e con idee chiare dal centro, illudersi che la “baracca” si raddrizzi da sola è utopia. Ma ve lo ricordate Monti, 6 mesi fa parlare di prossima uscita dal tunnel della crisi, e gli altri annuire ossequiosi? Ma come è possibile che persone accreditate di simili competenze dicano simili “castronerie”, e poi continuino comunnque ad essere ritenute credibili? E come è possibile che uno dei grandi partiti del Paese, il Pdl, abbia ormai come unico obiettivo, mentre l’economia affonda e il lavoro diventa un’oasi per privilegiati, quello di battersi per gli interessi privati del capo? Centinaia di parlamentari ridotti al ruolo di amazzoni di Gheddafi: che squallore!
Temo che dalla politica continui ad arrivare un segnale di buio, di mancanza di lucidità e di visione. E senza quella, non resta che appassionarci al campionato di calcio, e anestetizzarci con “oppiacei” culturali e sportivi a piacere. Il naufragare, così, ci sarà almeno più dolce….
Serrande chiuse