Marzia e le vendicatrici [Il Superstite 127]

arona-2di Danilo Arona

Lo verifichiamo quasi ogni giorno. E’ un bollettino di guerra da ogni parte del mondo. Sto parlando di femminicidio, di uomini che odiano e calpestano donne di tutte le età. L’ultima, orripilante, notizia è arrivata qualche giorno fa dall’India dove tre sorelline (6, 9 e 11 anni) sono state violentate e uccise da uno o più mostri, chissà a quale genere disumano appartenenti, Ma la cronaca quotidiana, ristretta all’Italia, ci parla sempre più di stalker, di donne sole uccise da ex che non si rassegnano o di povere pensionate massacrate per pochi euro, con tutta una serie di dinamiche e di varianti a distinguere i troppi casi gli uni dagli altri.
Che fare? Intanto la si può trasformare in arte, quella vera e socialmente utile. Laddove la letteratura si sposa alla denuncia e all’ammonimento.

Ne sa qualcosa un personaggio eccezionale come Marzia Schenetti che haIl gentiluomo provato in prima persona la traumatica esperienza della sopraffazione da parte del “maschio” e ne ha portato, senza esitazione, più di una coinvolgente testimonianza in TV, a La7 e a RAI3. Ma soprattutto scrivendone in due libri viscerali e sofferti che s’intitolano Il gentiluomo – Una storia di stalking e Evil (straconsigliati, editi dalla casa editrice Il Ciliegio). Un’altra, recente, variante sul tema ci viene offerta da una notevolissima antologia in uscita in tutta Italia per Cut-Up (il grande Fabio Nardini che mi editò la graphic novel Morbo Veneziano) con il titolo Le vendicatrici. Ovvero, 18 storie – per altrettanti autori-  di donne e delle loro vendette nei confronti di quell’universo maschile e violento che le ha umiliate, derise, ferite e oltraggiate. Ovvio che si tratta di vendette puramente catartiche, ma la lezione è chiara: le donne giustamente non ci stanno più a perire e si sono distaccate dalla linea evolutiva primaria.

VendicatriciCome scrive Alan D. Altieri nella prefazione al libro, le donne qui tornano a essere padrone di sé stesse per ritrovare, forse, il mondo da cui sono state strappate: «…uomo e donna apparterrebbero infatti a due specie separate e distinte, costrette a “cooperare”… Due specie che non si piacciono, non si comprendono, non si rispettano, non si stimano. Due specie costrette a copulare per sopravvivere ma che, nella realtà, vogliono solo e solamente dominarsi a vicenda. Visto il fallimento intrinseco della proposta dominio, non resta altro che sterminarsi a vicenda.» Va da sé che navighiamo nel paradosso dell’arte, ma dal paradosso occorre trarre la lezione. Per poter dire basta, con i fatti, a uno stato di cose che su scala planetaria, da Ciudad Juarez alla summenzionata India, è intollerabile.

Gli autori presenti ne Le vendicatrici sono: Luigi Bernardi, Marco R.Capelli, Andrea Carlo Cappi, Andrea Coco, Giuseppe Cozzolino, Stefano Fantelli, Irene Incarico,  Stefano Lazzarini, Paolo Logli, Massimo Mongai, Cristina Origone, Antonio Paolacci, Elisa Podestà, Gianfranco Staltari, Antonio Tentori, Alda Teodorani e Arianna Zeta. Più il sottoscritto, con una “vendicatrice” in giovanissima età e dai poteri letali. Tutti al servizio di una causa che più giusta non si può.