[BlogLettera] Monti bis? Che idea!

L’esperienza Monti, che noi abbiamo salutato e salutiamo ancora, a fronte di una impresentabile alternativa, come utilissima, non nasce, smettiamola di raccontarcela, da qualche volontà politico-istituzionale (leggasi Napolitano e c. ). Nasce, a nostro avviso, in ambienti finanziari, non solo nazionali, che poca “dimestichezza” hanno con la vita dei cittadini di questo paese; che nulla hanno a che fare con (“.. l’Italia vera delle persone che lavorano per vivere…”).

Una volta “a cavallo”, questi ambienti, la cui fortuna, come sappiamo non dipende dalla vita o dalla morte di un paese, non pensano affatto di tornare nell’ombra dei loro “istituti”, tutt’altro ; questi intendono proseguire “l’esperienza Monti” e ,da mesi ormai, lavorano con i loro sodali palesi od occulti per proseguire la loro esperienza e costruire dopo le elezioni della prossima primavera la “grande ammucchiata”.

Noi pensiamo che la crisi di questo paese avrà soluzione soltanto se i cittadini si “riprenderanno la politica”; se i cittadini di questo paese sceglieranno veramente di farsi sentire, non indistintamente nelle piazze di Grillo (con forconi o altro), ma personalmente con il loro impegno diretto.

Attenzione! l’antipolitica (perché così occorrerà chiamare la Politica dei Teatrini Mediatici) non ha nulla a che fare con quanto sosteniamo da tempo; non ha più nulla che fare con proposte incredibili di impossibili rigenerazioni anche generazionali.
Noi sosteniamo quindi che occorre ricreare da capo gli strumenti di partecipazione dei cittadini alle decisioni; Occorre avviare un processo costituente nel paese, tra i cittadini e la prossima legislatura DEVE essere una legislatura costituente senza i ferrivecchi della 2° repubblica

Nel concreto occorre ricostruire l’architettura istituzionale per il governo dei territori nelle autonomie previste in Costituzione ridando ruoli e dignità ad ogni struttura eliminando i mille centri di spesa e assegnando responsabilità chiare e singolari ad ogni ruolo necessario.
Arcipelago vuole costruire, proporre delle isole, delle agorà territoriali, plurali e determinate a perseguire proposte con una elaborazione propria e con l’impegno di rifare da capo questo paese a testa in giù, chiamando i cittadini a pronunciarsi su proposte precise.

Quindi Arcipelago non come soggetto/partito, ma soggetto politico UNITARIO anche a costo del proprio superamento, di ricostruzione del paese, delle sue dignitose culture politiche, delle proprie e rinnovate istituzioni, abbandonando al proprio destino chi ha amministrato politica e istituzioni come cosa a servizio loro.

Associazione Arcipelago