Martedì 18 settembre – ore 21
Ex Taglieria del Pelo – via Wagner – Alessandria
La riorganizzazione delle Province avrà ricadute fondamentali sulle gestione di servizi essenziali per le nostre comunità: viabilità, trasporti, ambiente, scuole superiori, lavoro e formazione professionale, solo per citarne alcuni. E’ bene, perciò, che i cittadini conoscano le posizioni del Partito Democratico sull’argomento.
Il primo dato di fatto, dal quale partire è il seguente: la discussione sulla soppressione delle Province è ormai alle spalle. I provvedimenti del Governo prevedono il loro mantenimento, seppure in molto minor numero e con diverse natura e funzioni rispetto al passato.
Le nostre proposte muovono, dunque, dall’esigenza di far funzionare al meglio questo livello amministrativo a beneficio dei cittadini, senza sprechi ma anche con le risorse indispensabili per svolgere i servizi.
La discussione aperta in questi mesi dal Presidente Filippi tocca esattamente questo punto: non la difesa delle prerogative legate al ruolo, ma la battaglia perché l’ente provincia sia messa in condizione di far funzionare le scuole, le strade e così via. Insomma, di fare il suo mestiere.
Su questo punto, se da un lato abbiamo dovuto registrare la sordità del Governo, dall’altro l’opinione pubblica locale, probabilmente da noi non adeguatamente informata, non è parsa cogliere i rischi che la morte per asfissia finanziaria della Provincia può determinare per l’assetto dei servizi cosiddetti di “area vasta”.
Per quanto riguarda l’anno in corso, la Giunta di Palazzo Ghilini sta lavorando per “quadrare il cerchio”, ma è un lavoro difficile e, anche se si riuscirà a tamponare la situazione, restano aperti tutti gli interrogativi per il futuro.
E’ chiaro, pertanto, che una simile situazione di incertezza, non può e non deve durare a lungo. Ciò che noi proponiamo, come PD, è un progetto di riforma che colga la necessaria (e giustamente invocata dai cittadini) spinta alla semplificazione del tessuto istituzionale. Ma che, al tempo stesso, non intasi di nuovi compiti operativi la già farraginosa e distante macchina burocratica regionale, e neppure riversi sui Comuni competenze che essi non sarebbero in grado di gestire, perché attinenti un ambito territoriale per loro troppo vasto.
L’impianto della nostra proposta si basa sul dimezzamento delle attuali otto Province piemontesi. Una proposta ben più coraggiosa, rispetto a quelle di PDL e Lega, che si attardano a inseguire ogni spinta localistica.
In questo quadro, la Provincia di Alessandria tornerebbe a comprendere il territorio dell’attuale provincia di Asti, come prima della scissione avvenuta nel 1935. Un ente che governerebbe oltre 660.000 abitanti e oltre 300 comuni. La nuova Provincia, con capoluogo Alessandria, si affiancherebbe all’area metropolitana di Torino, alla Provincia di Cuneo e alla Provincia risultante dall’accorpamento di Novara, Biella, Vercelli e Verbania.
Alle nuove Province così ridefinite, chiediamo vengano attribuite funzioni e competenze certe e piena autonomia istituzionale e finanziaria. Un principio concreto, questo dell’autonomia, essenziale perché i nuovi enti possano gestire con efficacia le proprie funzioni.
Va da sé che l’autonomia istituzionale e finanziaria, per essere tale, non può che condurre a una necessaria rivisitazione dei meccanismi elettorali di secondo grado attualmente previsti per le nuove Province e al ripristino di una fonte di legittimazione democratica diretta, del Presidente e del Consiglio Provinciale.
Presidente e Consiglio Provinciale eletti direttamente dai cittadini, una Giunta numericamente snella e limitata alle deleghe per le materie di stretta competenza, conferirebbero al nuovo ente una maggior forza operativa. La “produttività”, per usare un concetto di grande attualità, ne guadagnerebbe di sicuro, rispetto al prevedibile, farraginoso meccanismo di coordinamento della sterminata pletora di Comuni. E, alla fine, tutto ciò determinerebbe un positivo risparmio di risorse.
Illustreremo queste proposte, insieme alle nostre idee sul riordino complessivo del sistema delle autonomie locali piemontesi, nel corso di una serata alla quale parteciperanno, il Presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi, il Capogruppo del PD in Consiglio Regionale, Aldo Reschigna, il Consigliere Regionale, Rocchino Muliere, parlamentari del PD della Provincia di Alessandria, gli amministratori provinciali e comunali del nostro territorio.
Domenico Ravetti
Responsabile Enti Locali PD
Daniele Borioli
Segretario Provinciale PD