[BlogLettera] Per l’alternativa politica in Italia – La questione urgente del nostro tempo

Una fase della vicenda politica italiana si è disastrosamente conclusa. Essa  è segnata da una profonda crisi generale  di un intero  sistema politico e sociale conseguente, all’interno di una crisi economica, strutturale, europea e globale. Il nostro apparato concettuale, culturale, economico e, ovviamente, politico è ormai obsoleto e gli strumenti utilizzati e perpetuati dall’attuale politica, dati per scontati, sono invece esauriti.

Ad essere venuta meno è la storica missione strategica della politica: combattere le disuguaglianze, fornire un metodo democratico per la coesione sociale ed il governo virtuoso delle risorse naturali.
Sono trent’anni che le diseguaglianze aumentano ed è fallito ogni tentativo di progettare una politica redistributiva per tendere ad un’effettiva “uguaglianza delle condizioni di partenza”, una società rispettosa ed un governo lungimirante.
E’ ormai palese e chiaro ad ogni cittadino che occorre dare spiegazioni vere sull’origine di queste insipienze indicandone le responsabilità e offrire risposte concrete mettendo in gioco forze nuove e capaci di lucidità e competenze adeguate respingendo con chiarezza la doppia morale,  divenuta egemone nel sistema politico contemporaneo italiano e che ha portato con se il conseguente disastro dei conti, dell’etica pubblica,
dell’economia e della politica.

Noi sosteniamo che occorre partire da una strategia di uguaglianza e di lunga visione: è questa la “nuova, grande missione della politica”.
Dobbiamo investire nel futuro e formare una nuova classe dirigente. Negli ultimi anni hanno prevalso le sterili posizioni “contro” qualcuno e non “per” il Paese e su questo la politica ha chiesto il consenso.
Berlusconi ed il berlusconismo rappresenta un fenomeno negativo ma di massa, dilagato al di là di ogni confine politico tra i partiti. Ha saputo interpretare il profondo cambiamento e deserto culturale degli ultimi vent’anni e lo ha portato dentro la politica.

La politica sarà chiamata a trasformare le paure individuali in speranza condivisa.
Le tre direttrici da non perdere di vista sono:

•    un progetto a lungo termine per la crescita qualitativa del nostro Paese
•    un soggetto,  davvero Politico, capace di portarlo a compimento.
•    Una proposta di governo sapiente e credibile che sappia indicare le azioni per il governo delle crisi ai vari livelli, per la mobilitazione virtuosa della società, per il recupero delle risorse distrutte e dissipate, comprese quelle fisiche, materiali e ambientali senza le quali ogni discorso è vano.
L’azione politica a cui ci accingiamo non è una continuazione o ripresa, ma una nuova partenza, un nuovo inizio; un’Alternativa politica vera.

Senza un soggetto nuovo, ampio, democratico e radicato nel fuoco delle controversie e del dibattito culturale nessun progetto nuovo è davvero possibile.

Il bipolarismo è confermato e consolidato nella coscienza dei cittadini di questo nostro Paese; rappresenta le linee di tendenza della società italiana.
Tuttavia, il problema di un ritorno al passato esiste, La Democrazia è a rischio perchè i cittadini non hanno il controllo reale della rappresentanza politica: non possono scegliere i loro rappresentanti nelle istituzioni. Questo perché il sistema degli attuali partiti si sciacqua con primarie di vario tipo ma non vuole vere Primarie di Diritto Pubblico, che siano regola e legge anche per i partiti, in diritto dei Cittadini. I cittadini devono potersi misurare nei fondamentali collegi uninominali. Solo così si può garantire rappresentanza con capacità di controllo  e di governo degli uomini, delle cose e dell’ambiente. Come Costituzione vuole.

Questa grave crisi politica, ma soprattutto della politica, è accompagnata anche da una crisi dell’economia reale, oltre che finanziaria e monetaria e fiscale, con enormi squilibri ed insostenibili disuguaglianze. Vi è un pericolo di conflitto sociale, in grado di creare nuovi soggetti politici non collocati sul fronte della solidarietà, ma della contrapposizione irresponsabile, col rischio di una vittoria dell’egoismo corporativo.

Difendere, letteralmente, la Costituzione, per noi potrebbe anche voler dire adeguarla o cambiarla ma attraverso un processo Costituente nuovo.

Serve una vera e nuova identità, che non si inventa ma si costruisce a partire dalle culture politiche, tradizionali e nuove, orfane di partiti ma ricche di novità e attenzioni nella società civile e nella cultura “E’ indispensabile porsi come alternativa seria e credibile, presentarsi come ipotesi altra e convincere rispetto al governo della destra. Ci vuole un Noi che si ponga realisticamente e con intelligenza di fronte a Loro”. (Gianfranco Pasquino).

Ci impegneremo quindi
•    per creare le condizioni affinchè vi sia coscienza del cambiamento necessario
•    per costruire questo progetto in modo ampio e trasversale con “chi fa politica tutti i giorni ma in politica non è”
•    per aiutare, attraverso un nuovo soggetto politico ampio e plurale, la costruzione  di una alternativa politica vera, attraverso una aggregazione di forze e soggetti che concorreranno alla costruzione di una  coalizione libera, davvero democratica e responsabile, per il governo del paese.

Cercheremo di dare possibili risposte  tre  contraddizioni del nostro tempo:
•    Più Europa, ma quale Europa? L’Europa dei Popoli o dei Governi ?
•    la dicotomia tra cittadino e potere. Quale Democrazia in questo Paese?
•    Quale Stato per il nostro paese. Quale Federalismo?

Il nostro obiettivo è quello di strutturare una nuova proposta politica. E, in concreto, auspichiamo che possano nascere delle Isole, libere, plurali, solidali, di impegno e discussione, all’interno di ogni realtà territoriale, sociale e culturale
Isole che dovranno  costituire un  Arcipelago di agorà per questo Paese.
E’ un percorso forse innovativo, fuori dagli schemi che vuole sovvertire la consuetudine di  posizioni elitarie che si pongono come soggetti alla ricerca di una rappresentanza e di un consenso in una topografia partitica ormai arrivata alla fine.
E’ un percorso che fida nel cuore e nelle menti dei cittadini che hanno compreso appieno la fine di un sistema.

Arcipelago