Quando, come delegati sindacali, obbligammo Montedison a far entrare per la prima volta i giornalisti in fabbrica, Franco Marchiaro fu il primo giornalista a varcare i cancelli. Mi sorprese a darci del tu, lui borghese, di un giornale borghese, di una generazione da contestare. Ti scrutava attento, appuntava naso e occhi striscianti sul taccuino. Il giorno dopo cercavo già di gridare più forte di lui: ma perchè hai scritto così e così!? Da che parte stai: urlavo. Da nessuna parte: urlava. Infine concludeva: sei un bell’impiastro.
Si vedeva che sorrideva, anche al telefono si vede quando gli occhi ironici sorridono. O voleva ammettere che avevo ragione? Per definizione: io avevo sempre ragione. Così fu tutte le volte, per tanti anni. Imparando – mai ammettendo – che non vi era giornalista più obbiettivo di lui… considerando quanto borghese è La Stampa. Da che parte stai? Da nessuna parte. Eppure nella cronaca interminabile delle denunce ambientali mie e delle rappresaglie aziendali, era palese che l’uomo e il giornalista non stavano dalla parte delle ingiustizie. Non l’ho mai ringraziato, per noi era naturale che ognuno facesse il suo dovere.
Lino Balza