[BlogLettera] Grandi manovre per far tornare i conti in Atm?

Da cinque anni sul Titanic, i dipendenti Atm possono dire: l’avevamo detto, in particolare noi del sindacato USB. Tra le manovre urgenti e indifferibili, come si suol dire, sarebbe opportuno, quanto prima  potenziare l’officina con turni anche di domenica e la sera per le emergenze, perchè con i mezzi obsoleti è una necessità.
Incorporare alcune linee e prolungamenti fornirebbero miglior servizio con minori costi. E ancora: abbonamenti on line attraverso internet e forme di mobilità interaziendale tra le partecipate….

Proposte già fatte in parte in questi anni dall’USB, sostenute dai lavoratori con scioperi ma rimaste largamente inascoltate…. Ma di tutto questo alla passata giunta importava ben poco, salvo la cura degli interessi particolari…ora queste e altre proposte sono anche a disposizione dell’attuale giunta sempre in attesa della convocazione della RSU per meglio argomentare.
Cambiare il direttore, l’altra grande proposta a costo zero potrebbe aiutare… non si da’ la gestione dell’Avis al Conte Dracula…e magari anche con un ritocchino al ribasso dello stipendio…

A questo riguardo, poi, abbiamo visto di tutto, cose che voi umani neppure sognate, assunzioni facili di amici e amici degli amici, promozioni in quantità industriale e soprattutto scollegate dal merito, bonus e via discorrendo. Una glorificazione dello spoil system eretto a forma di governo che prima o poi non mancherà di interessare gli organi competenti…

Tutto come previsto quindi, ancora una volta e come sempre saranno sempre i cittadini a pagare: tariffe al massimo, servizi al minimo per cinque  anni e via discorrendo.
E, a ben vedere, è questo quello che emerge da questa esperienza… il disprezzo per gli elettori, una volta vinte le elezioni, il cinismo del politico intrigante e arraffone senza neanche bon ton, senza forma ne’ sostanza , quia leo (dalla favola di Esopo “La vacca, la capra, la pecora e il leone” dove si dimostra come i più forti si comportino slealmente e non mantengano la parola data)

Altro dato degno di menzione, simile alla creazione di carta moneta, è quello relativo all’approccio creativo verso i bilanci: le aziende fatturavano al comune con gli importi che figuravano negli attivi dello stato patrimoniale. I suddetti importi, in crescita libera venivano scontati presso le banche che erogavano i soldi. Il comune  a sua volta non registrava gli importi nei debiti, che quindi non esistevano.

Siccome il comune non erogava tutti i soldi dovuti, salvo le spese correnti, si verificava il paradosso di aziende apparentemente solide ma senza soldi fino ad arrivare ai venti milioni di euro attuali, ma si badi bene, in regola con i conti…solo che gli stipendi non ci sono mai…strano… molto strano…vediamo a fine mese che accade….

Ebbene, signori  tutto  questo è accaduto nel comune di Alessandria… benvenuti!

“UN PESSIMO POLITICO NOMINERA’ UN PESSIMO DIRIGENTE IL QUALE SI CIRCONDERA’ DI PESSIMI COLLABORATORI E QUESTO E’ UN TERRIBILE EFFETTO DELLA POLITICA “(MILENA GABANELLI)

Giovanni Maccarino 
per la Federazione USB di Alessandria