[BlogLettera] La base del Popolo della Libertà chiede democrazia

Apprendo con rammarico la notizia delle dimissioni dell’amico Andrea Scotto dal ruolo di coordinatore comunale del Popolo della Libertà di Novi Ligure. La forte domanda di democrazia che proviene dalla base del PDL non ha trovato fino ad ora soddisfazione in una stagione congressuale che permettesse il rinnovo dei coordinamenti comunali, regionali e nazionali. La conseguenza è la forte disaffezione, talvolta frustrazione, che vivono gli iscritti del partito.

Andrea Scotto è parte di un gruppo di persone giovani e preparate che si sono fino ad ora impegnate a favore della propria comunità novese e per costruire un partito trasparente, ripulito dai compromessi partitocratici tipici delle esperienze della Prima Repubblica. Il proseguimento di questo impegno non poteva che passare da un’investitura democratica del progetto di rinnovamento politico di Andrea Scotto attraverso un congresso comunale, opportunità purtroppo che a lui come a molti altri in tutta Italia viene negata, a dispetto di quanto prevede lo Statuto del partito. Mi auguro che gli iscritti del PDL novese possano scegliere al più presto il loro coordinatore attraverso un congresso e che rifuggano da impropri ritorni ai personaggi del passato novese, non adeguati per rilanciare né Novi Ligure né il Popolo della Libertà.

Una riflessione finale. Un partito che non celebra i congressi territoriali, che sembra allontanarsi dall’idea delle primarie per la scelta dei candidati, che potrebbe accettare una riforma della legge elettorale nazionale senza la previsione dell’espressione del voto di preferenza è un partito che sta rinunciando, deliberatamente, a rappresentare il popolo italiano. Ancora è possibile ravvedersi, ma il tempo stringe.

Emanuele Locci
Presidente Regionale Giovane Italia (giovani PDL)
Dirigente Regionale e Provinciale del Popolo della Libertà