La mancanza di obiettività, limita conseguentemente le capacità di valutazione e di giudizio dei fatti, in politica poi questo termine è addirittura bandito.
Tempo fa, a seguito di alcune vicende politiche locali e nazionali, mi era capitato di fare delle considerazioni che mi hanno portato a concludere che la stessa da tempo è ormai merce rara, in politica è evidente che chi si ritiene sempre e in assoluto superiore, o semplicemente per seguire una determinata linea dettata dal vertice, deve comunque mettere da parte l’obiettività, perchè diversamente sarebbe costretto a riconoscere i meriti altrui. Il concetto quasi generalizzato purtroppo è questo, mai riconoscere un merito, anche se dimostrato dai fatti e quindi concedere un vantaggio all’avversario politico…, anche a costo di non fare l’interesse dei cittadini.
Se l’obiettività è quasi sconosciuta, c’è per contro una frase che in particolare negli ultimi tempi nel mercato della politica si trova in abbondanza quindi è proposta con una preoccupante frequenza, si tratta del “A mia insaputa…”, un tentativo tanto puerile quanto inutile per sfuggire dalle proprie responsabilità, anche quando queste sono ampiamente accertate.
Ma un classico della politica che non tramonta mai è l’affermazione: “L’avevamo detto” o nella forma personalizzata “Io l’avevo detto”…, peccato però che non risulta quasi mai dagli atti e nemmeno dai comportamenti tenuti.
Come ad esempio le recenti dichiarazioni di un esponente politico della nostra città, che durante un’ intervista, alla domanda: A Palazzo Rosso vi apprestate quindi ad una collaborazione costruttiva?, risponde testualmente: “Per due anni abbiamo segnalato la situazione di emergenza di Palazzo Rosso, sul fronte bilanci. Non siamo stati ascoltati, e ad un certo punto, a novembre 2011, i nostri assessori sono anche stati espulsi dalla giunta”.
La faccia tosta con cui si fanno certe affermazioni è incredibile, in quanto sembrerebbe che la formazione politica in questione già nel corso del 2009, quindi due anni prima che i loro Assessori venissero espulsi, nel tentativo comprensibile di cercare di salvarsi dal rischio di denuncia da parte della Corte dei Conti, avessero contestato in Consiglio Comunale in aperta opposizione alla maggioranza di cui facevano parte, il rischio del dissesto, così come stava facendo invece sul serio l’opposizione.
In tema di Olimpiadi poi, anche nel nostro Parlamento ci sono dei campioni… è il caso degli assenteisti, che evidentemente ritengono di avere altro di meglio da fare che perdere tempo in aula e comunque sono brillantemente supportati da taluni altri colleghi con un esibizione che supera quella del pianista sull’oceano…
Infine, gli specialisti dei cambi di casacca in corsa…, come non ricordare infatti che dalle elezioni del 2008 a oggi sono ben 160 i parlamentari, che dopo il voto hanno cambiato gruppo almeno una volta, uno spettacolo indecente in cui masse di eletti si sono spostati dalla maggioranza all’opposizione, cambiando partito e anche fondandone di nuovi per l’occasione.
Quanto sopra succede anche nel nostro Consiglio Comunale, l’ultimo esempio si è verificato appena dopo la conclusione delle recenti elezioni, un Consigliere eletto nelle file dell’attuale opposizione, l’ha subito lasciata, ma forse anche lui è stato folgorato sulla via di Damasco…
Per quanto concerne le grandi manovre di trasformismo dei politici, va detto che se non si approva una norma che lo impedisca questi fatti si ripeteranno anche in seguito.
Ma è risaputo che siamo purtroppo nel terreno oscuro e misterioso… della politica, dove per convenienza succede questo ed altro, se è utile alla propria causa… . Peccato però che ormai, i giochi di parole, i tatticismi politici e i voltafaccia, non funzionano più come prima. I cittadini oggi hanno assunto una posizione di maggiore attenzione e critica nei confronti di ciò che succede in politica, in quanto sono più informati e partecipi e quindi sanno valutare e decidere con la propria testa, premiando chi se lo merita o castigando chi ha governato male. Pertanto ora i politici sono avvisati… e condividendo le recenti affermazioni di Rita Rossa, aggiungo che “Non vogliamo più certi parlamentari”.
Pier Carlo Lava