[BlogLettera] Aumenti di tasse e imposte: perché SEL si è astenuta

La situazione finanziaria del Comune di Alessandria è critica da tempo. Farla risalire al dopo alluvione ‘94, all’abitudine a spendere generata dalla disponibilità dei finanziamenti statali erogati per la ricostruzione, non è ipotesi peregrina. L’irrazionale gestione di Piercarlo Fabbio ha portato del tutto fuori controllo il conto economico. Il rimedio è stato peggio del male: i consuntivi sono stati alterati fantasiosamente. Da qui la denuncia della Corte dei Conti e alla Magistratura per falso in bilancio. Alla incolpevole nuova amministrazione comunale oltre al dissesto sono stati imposti i seguenti adempimenti:

– entro 30 giorni rideterminazione di tasse, tariffe e imposte con obbligo di elevarne alcune ai valori massimi;
– entro 90 giorni formulazione del bilancio “riassestato” nel quale le spese siano pari alle entrate.

Si richiede cioè di correggere in pochi giorni un conto economico fuori controllo da anni e soprattutto di riequilibrarlo nell’anno corrente avendo a disposizione solamente sei mesi. Neanche la Commissione Europea ha imposto alla Grecia tali tempistiche capestro. Alessandria è la prima città che ha dichiarato il dissesto applicando la nuova normativa che mostra tutti i suoi limiti di impostazione solo teorica (da professori). Limiti ed errori non dissimili dalla riforma delle pensioni che ha prodotto il problema degli “esodati”.

Sarebbe stata necessaria una forte azione politica per pretendere dilazione temporale nella rideterminazione delle tasse e soprattutto la richiesta di poter pareggiare spese e costi su base triennale e non in sei mesi. SEL giudica l’azione politica in tal senso sviluppata dalla Giunta poco incisiva: debole o nulla inoltre l’azione a livello regionale e nazionale.

Anche la politica di riduzione delle spesa pubbliche ci è parsa poco determinata. La giunta Fabbio ha lasciato in eredità contratti per due dispendiosissime opere: il nuovo ponte Cittadella ed il parcheggio sotterraneo di piazza Garibaldi. Si deve tentare in ogni modo di modificare o cancellare tali mega-opere che stridono con l’austerità che viene richiesta ai cittadini di Alessandria.

Queste quindi le motivazioni che mi hanno indotto, quale Capogruppo di SEL, al voto di astensione sulla delibera degli aumenti di tasse e gabelle varie. Motivazioni che ho più estesamente esposte nel mio intervento in Consiglio Comunale.

Mi auguro che tali suggerimenti vengano colti unitamente alla proposta di una grande mobilitazione con coinvolgimento dei cittadini e delle parti sociali e politiche. Di protesta contro provvedimenti solo punitivi imposti dal governo nazionale. Provvedimenti che renderanno assai difficile la ripresa economica e porteranno ad un impoverimento generale della comunità alessandrina.

Claudio Lombardi
Capogruppo Sinistra Ecologia Libertà Comune di Alessandria