L’altra sera ho avuto la dimostrazione, sul campo, del fatto che l’evasione fiscale da noi è fenomeno assolutamente non solo diffuso, ma difeso dalla popolazione, quasi fosse un prodotto tipico. E in effetti, sul piano culturale, lo è a tutti gli effetti.
Allora: la scena si svolge in una pizzeria ristorante della provincia, iper frequentata e strapiena tutti i week end, d’estate e d’inverno. Perché di ottima qualità e servizio, e perché i gestori, evidentemente, ci sanno fare anche sul piano dei rapporti umani.
Arriva la finanza, in borghese. Beccano un cliente in uscita senza scontrino (pare che statisticamente non sia difficile…pare, naturalmente), e via con i verbali di rito.
Nel locale, quando arrivo io, facce da funerale ovunque. Attenzione: non solo da parte del titolare, che sarebbe legittimo. Pensate un po’ quando vi fermano in auto e vi sparano un multone per due o tre irregolarità contemporaneamente: come vi sentite subito dopo? credo che più o meno la sensazione sia la stessa. Mezz’ora prima avevi 500 euro in più nel portafoglio, e già non ti sentivi ricco, quindi ora….
Ma attenzione: quel che colpiva era la solidarietà diffusa. Dei clienti, che scuotevano la testa come se la multa l’avessero presa loro. E persino dei finanzieri, che si muovevano con somma educazione e in punta di piedi, quasi scusandosi: sembravano i becchini in casa del morto.
Nella mezz’ora successiva, poi, era tutto un fiorire di casististiche: “è successo anche al cugino di un mio amico: per fortuna però suo nipote è un ex finanziere”, oppure “eh, ai tempi miei ci si metteva d’accordo, una busta e qualche pranzo gratis ogni tanto alle famiglie. Ora però è cambiato tutto, vero?”.
Confesso che, avendo commentato a freddo: “va beh, dai, per stasera pagano le tasse come un lavoratore dipendente”, mi sono sentito poi per tutta la serata come un Giuda, in quel clima da solidarietà post disgrazia, e da amarcord su piccole corruzioni all’italiana.
Mi rendo conto che non bisogna semplificare, e che ci sono tanti casi di lavoratori autonomi, commercianti e quant’altro in seria e vera difficoltà. Ma è altrettanto vero che, per l’italiano medio, lo Stato è un nemico da cui difendersi, e ogni mezzo è buono, a cominciare dall’evasione fiscale. Piccola o grande, si fa quel che si può.
E poi uno dice che i tedeschi, cattivoni, non ci vogliono aiutare e non si fidano di noi: ma va?
E. G.