Caro Direttore,
sono reduce dalla Presentazione del Bando “Smart Cities and Communities for social innovation”, svoltosi presso la Sala Conferenze della regione Piemonte a Torino, ove ho rappresentato con soddisfazione la nostra città, invitata insieme ad altri Enti Locali, imprenditori e accademici per parlare di quello che diventerà l’argomento obbligato dei prossimi anni: come far diventare le nostre città e le nostre comunità sempre più “intelligenti”.
La notizia è che oggi vi è un Bando, presentato dal Ministro per l’Università e la Ricerca Scientifica Profumo, che mette a disposizione finanziamenti importanti (ca. 655,5 Milioni di €, ottenuti da fondi europei, disponibili parte come contributo e parte come credito agevolato) per sostenere l’innovazione urbana e dei territori attraverso progetti che dovranno avere tre caratteristiche che, per una volta, mettono d’accordo e spingono alla collaborazione aziende, istituti di ricerca e Enti Pubblici:
– sviluppo dell’attività di ricerca, finalizzata alla crescita del capitale umano (crescita “intelligente”);
– ricorso prevalente a tecnologie ICT (Information Communication Technology);
– coinvolgimento della P.A. per la sperimentazione e l’applicazione concreta dei risultati conseguiti.
Ma cosa si intende, di preciso, per “smart city”? L’idea che sta attraversando il mondo e che interroga architetti, urbanisti, amministratori locali, intellettuali e artisti pone al centro della sua visione la sostenibilità: città intelligenti, capaci di coniugare innovazione, ambiente e qualità della vita; città creative, innovative, della mobilità sociale e delle informazioni; città ecosostenibili e belle da vivere.
L’Amministrazione Demezzi, fin dal suo insediamento, ha dato forte impulso ad aspetti quali la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, l’e-Government e la trasparenza via internet, la copertura video della città, i wi-fi spot e così via. Si tratta di realizzazioni che oggi ci consentono di stare, a buon titolo, fra le città in prima linea verso il percorso per diventare “smart” (intelligenti).
La sfida che oggi raccogliamo, partecipando a questo bando, è quella ambiziosa di mettere in campo un “Sistema Monferrato”, un partenariato fra soggetti imprenditoriali, universitari e pubblici che siano in grado di proporre progetti concreti da subito, finanziabili attraverso questa importante opportunità e che, una volta implementati, contribuiscano strategicamente a fare di Casale e del suo territorio la prima “smart community” del Piemonte.
Ambiziosi? Certo, ma più che altro direi realisti, considerando anche le parole con cui il Ministro Profumo stesso ha definito il bando: “una palestra per allenarsi in vista dei bandi europei Horizon 2020, che usciranno nel 2014”. In periodi di crisi finanziaria generale, di riduzione dei trasferimenti agli Enti Locali, occorre più che mai rimboccarsi le maniche perché verranno premiate solo le comunità che sapranno essere al passo con i tempi e con le direttive di sviluppo UE della sostenibilità ambientale.
In questo senso Casale non deve e non vuole “perdere il treno”: abbiamo le carte in regola per giocare la nostra partita, possiamo utilizzare uno strumento importante nel dialogo fra i vari soggetti pubblici e privati come l’Agenzia di Sviluppo e possediamo i requisiti di partenza idonei, come confermato dall’invito torinese. Uniamo dunque le nostre migliori energie e facciamo sì, attraverso il “Sistema Monferrato”, di poter regalare ai nostri figli una Casale all’avanguardia in un mondo di città e di comunità intelligenti!
Con i migliori saluti.
Nicola Sirchia
Assessore ai Lavori Pubblici Comune di Casale Monferrato