Torna sotto i riflettori la questione dell’urbanizzazione della collina di Valle San Bartolomeo? Così pare, anche se ieri il tema in consiglio comunale non è stato dibattuto, a causa dell’assenza dell’assessore competente, Marcello Ferralasco.
Tutto rinviato al prossimo giro dunque, ma a quanto pare senza nessuna intenzione, da parte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, di “lasciar cadere” la questione.
A che punto si era rimasti? Per i detrattori del progetto si tratterebbe di un vero e proprio scempio, e nelle scorse settimane nacque, tra comitato noi di Valle e i 5 Stelle, un’alleanza non solo sul piano dei contenuti, ma anche a livello legale, con una formale diffida affidata ad uno studio di avvocati genovesi, che punta a evidenziare la non conformità del progetto edilizio, rispetto alle norme relative al rischio sismico.
C’è poi tutta la questione che riguarda la firma, davvero in extremis del contratto
“che da il via alla distruzione dell’area collinare di Valle San Bartolomeo, rendendo difficile, se non impossibile, ogni ulteriore intervento volto a scongiurare tale scempio”.
Poichè la firma stessa fu apposta da un dirgente comunale, Pierfranco Robotti, che gode della fiducia anche della nuova giunta, c’è da aspettarsi che, al prossimo consiglio, il tema torni al centro della scena.
Due gli aspetti interessanti:
1) sulla questione collina di Valle un cambio di orientamento è ancora possibile, e al riguardo cosa ne pensano sindaco e maggioranza?
2) più in generale (qui si parla di Robotti, ma ci sono anche i casi Tumminello, Bocchio, e il più eclatante dell’attuale ragioniere capo, ed ex assessore e ragioniere capo di Fabbio, Antonello Zaccone), ha ragione o torto chi sostiene che la salvezza del comune di Alessandria è in mano agli stessi esperti che hanno compartecipato al suo affondamento? La posizione del sindaco Rossa, appena eletta, fu chiara, anche se magari “sotto traccia” per non urtare nessuna sensibilità: faccio il pranzo di nozze con gli ingredienti che ho in casa, perché altri non potrei comunque comprarne.
Ma i suoi detrattori dicono: “attenzione, perché un conto è utilizzare per forza i dirigenti che ci sono, altro farsi dai medesimi la linea da seguire”.
Tema spinoso, su cui torneremo, a prescindere dalla collina di Valle.
E. G.