La decisione della Regione Piemonte di ridurre il servizio su ferro con la soppressione di numerose linee ferroviarie, sta giustamente provocando una serie di reazioni e preoccupazioni per i posti di lavoro, peggioramento del servizio e, diciamolo pure, un decadimento della nostra storia e delle nostre tradizioni sui trasporti.
La chiusura al traffico viaggiatori della linea di Ovada ( 33 km circa, completamente automatizzata , senza possibilità di “ risparmi “ teorici sul personale di Rfi, una decina di treni viaggiatori e diversi treni merci provenienti soprattutto da Genova Voltri) è un altro tassello ( l ‘ ultimo ? ) di quel progressivo decadimento del servizio e delle potenzialità di quello che è ancora uno dei nodi più importanti del Nord Italia.
Tagliati fuori dalle scelte aziendali che hanno privilegiato altre direttrici, ora paghiamo anche le scelte miopi e sbagliate della giunta Cota, in una regione dove la capillarità e la bellezza di linee inserite bene nel territorio, dovrebbe essere invece un valore da proteggere e valorizzare come avviene altrove, in Europa e in Italia.
Vogliamo segnalare anche altri due aspetti negativi che riguardano Alessandria: il primo è che il “ piano di “tagli” riguarderà anche la Cantalupo- Castagnole e quindi i collegamenti dal capoluogo con Nizza, Alba e parte del Monferrato , il secondo è che la sostituzione con i mezzi stradali oltre a rendere più incerto il servizio e la comunicazione a causa delle fermate in località differenziate dalle stazioni, aumenterà il già caotico traffico stradale davanti alla stazione della nostra città, priva di un Movicentro ( per le corriere di linea e sostitutive dei treni), ma dotata di uno splendido parcheggio a pagamento semivuoto..realizzato di recente con il beneplacito dell’ amministrazione Fabbio, che è stata in questi anni incurante del servizio ferroviario, dei suoi utenti e dei lavoratori.
Da ultimo, e purtroppo non solo in senso di narrazione, il trasporto merci dalla linea di Ovada, del quale non si sa ancora fino a quando verrà mantenuto, anche in un ottica di manutenzione e mantenimento in efficienza delle linea, e che rappresenta attraverso il traffico da Genova Voltri buona parte del traffico residuo dello scalo ferroviario di Alessandria Smistamento.
Il Partito Democratico di Alessandria si unisce pertanto alle proteste di questi giorni, chiede alle istituzioni attenzione, interventi e aderisce all’ iniziativa degli amministratori della zona che in un, purtroppo non tanto ipotetico “ultimo viaggio”, raggiungeranno Alessandria da Ovada per incontrare la neo Sindaco Rita Rossa ed esponenti del mondo politico e del lavoro.
Gruppo Consiliare PD Alessandria
Coordinamento Cittadino PD Alessandria
Unione Provinciale Pd Alessandria