Energia&Territorio: il nuovo business saranno gli autovelox?

Vi ricordate Energia & Territorio? La principale “partecipata” della Provincia di Alessandria (che la controlla al 97%: il resto appartiene ai Comuni di Valenza, Casale, Tortona e Novi, e qualcuno ha già manifestato l’intenzione di lasciare), da decenni ondivaga per vocazione ed attività, è fnita in passato sotto i riflettori più per la politica di assunzioni e per i business non proprio tutti vincenti (dalla costruzione di super strade in Sardegna, all’import export con la Cina), che per i suoi successi (in sostanza uno solo: i bollini per la manutenzione delle caldaie. Ma era un balzello obbligatorio, in pratica).

Ora pare che i vertici della Provincia abbiano deciso di cedere due società controllate dalla stessa E&T, e di fonderne un’altra per incorporazione. Si tratta di società coinvolte nel progetto di realizzazione di infrastrutture per la banda larga in aree disagiate del territorio, là dove non arrivano gli operatori telefonici privati.

In sostanza, Energia & Territorio procederà alla dismissione delle attività di commercializzazione dei servizi, separandole definitivamente da quelle delle attività di realizzazione delle reti.

E, soprattutto, da qualche parte ho letto che si occuperà, a partire dal 2013, della gestione diretta degli autovelox, e relative multe. Quello, sì, un filone potenzialmente assai lucroso, considerata anche la collocazione in alcuni casi assai discutibile dei marchingegni, che francamente più che a creare condizioni di maggior sicurezza fra gli automobilisti paiono votati all’estorsione nei confronti degli stessi.

Ma due domande nascono spontanee: che ne sarà delle partnership con la Cina, fino ad oggi autentico “buco nell’acqua”?

E, soprattutto, a che punto la vicenda dell’eliminazione o riorganizzazione delle province? Perché qui stiamo parlando delle attività di una controllata di Palazzo Ghilini, senza ben sapere che ne sarà della casa madre…

E. G.