[BlogLettera] Rilanciare la città attraverso la lotta allo spreco di risorse pubbliche

Le gestione della spesa pubblica in maniera oculata e proficua, da decenni, risulta essere un tasto dolente per la classe politica che ha governato, sia a livello locale che a livello nazionale.

Il Governo Monti, infatti, sta adottando misure forti e decisamente poco piacevoli per le tasche dei cittadini, proprio per cercare di sanare gli effetti di anni di sprechi, di lassismo e di poca oculatezza degli investimenti pubblici che, a partire dal livello più basso, quello locale, si diramano fino al vertice della piramide amministrativa, a livello nazionale, a causa di una classe politica troppo concentrata a garantirsi la rielezione e poco rivolta alle reali esigenze della collettività e delle casse pubbliche.

Non è un caso, infatti, che sulle pagine dei vari quotidiani o in programmi come “Striscia la Notizia”, quotidianamente e da più di vent’anni, vengano denunciate situazioni di lassismo, incuria e il più delle volte vergognoso spreco di risorse pubbliche.
Case popolari costruite ed abbandonate, opere pubbliche ed infrastrutture che risultano essere inutili o inutilizzabili, opere totalmente scriteriate che creano danno alla collettività al posto di rendere il beneficio dovuto.
Le cause possono essere diverse, ma il risultato è sempre lo stesso, mancano oculatezza, serietà e lungimiranza.

Alessandria, negli ultimi anni, ad esempio, è stata vittima di una serie di errori incredibili di gestione e valutazione delle spese pubbliche che, in particolare dal 2005 ad oggi, hanno portato la città al dissesto economico.

Plusvalenze ingiustificate pagate a privati molto vicini alla propria causa politica, progetti faraonici come il Ponte Meier, prelievi folli dalla spesa corrente per acquisti privi di importanza pratica per la collettività, come la fornitura di penne da donare alle figure istituzionali in visita alla città.

Da liberale, memore delle battaglie contro gli sprechi di denaro pubblico, ho ritenuto giusto, negli ultimi anni segnalare tutte quelle situazioni che, pur rappresentando un danno per la collettività o un pericolo, non venivano prese nemmeno in considerazione, talvolta per mero disinteresse politico, talvolta per mancanza di fondi, dal’incrocio di San Michele con la ex s.s. 31, parlando della Provincia di Alessandria, per giungere alle strade dissestate del centro cittadino come Via San Francesco d’Assisi o il Castello dei Bagliani e la chiesa della Beata Vergine Assunta, situata in pieno centro cittadino, su cui il comune non ha nemmeno espresso il suo parere.

Non è da dimenticare il silenzio da parte di tutti i rappresentati delle istituzioni provinciali e comunali sulla vicenda del Palazzo dell’Edilizia, la cui costruzione è bloccata da mesi.

Ritengo opportuno sottolineare come la figura di un Consigliere Comunale o Provinciale sia quella di filtro tra le istituzioni ed i cittadini da un lato e dall’altro, deve rappresentare la garanzia in termini di competenza ed impegno per la segnalazione e la risoluzione di quelle problematiche che ledono i diritti dei cittadini contribuenti. In questi decenni, purtroppo, tale funzione, slavo rari casi, pare essere venuta a mancare ed i risultati pratici si sono visti.

Il Ponte Meier rappresentava un debito per i comune di Alessandria già a partire dal suo progetto originario, l’abbattimento del Ponte Cittadella una scelta storicamente dolorosa e non si sa quanto ponderata, la costruzione del Ponte Meier, economicamente troppo dispendioso per una città sull’orlo del default rappresenta ancora oggi un punto interrogativo il cui costo pare essere aumentato ancora di 3,5 milioni di euro.
La nuova classe politica che si troverà ad amministrare la città, sono convinto debba dire la verità ai suoi cittadini ed evitare false promesse, dal momento in cui è notizia certa che il patto di stabilità 2011 è stato sforato e le spese dovranno per legge essere ridimensionate moltissimo.

Come candidato al Consiglio Comunale di Alessandria, credo che la prima promessa da fare ai cittadini di Alessandrini sia quella della trasparenza.

Trasparenza sulla gestione dei soldi pubblici, trasparenza nell’ascoltare le problematiche reali della gente e trasparenza nell’impegno rivolto ad un reale rilancio economico della città, investendo in maniera intelligente i pochi fondi per il bene collettivo e non di pochi amici.
Attraverso questa opera di moralizzazione della spesa pubblica, certamente, la città potrà ritornare ad essere un polo economico importante per tutto il nord Italia.

Luca Lavezzaro