[BlogLettera] I nipoti di Mubarak

A un certo punto della relazione di Ansaldi ci aspettavamo di sentire che Fabbio, Vandone, Ravazzano, Repetto sono i nipoti di Mubarak. Non è successo, ma ci siamo andati vicini.

Sempre la stessa linea: negare, interpretare, girare intorno, rassicurare, posticipare. Solo parole e promesse, ma nemmeno l’ombra di un atto o di un documento.  E sempre con lo stesso obiettivo: prendere tempo fino alle elezioni, prendere in giro tutti, cittadini e organi dello stato.

Il trucco si è palesato quando Ansaldi ha parlato del Cissaca, sul quale ha detto tre cose gravissime. Primo, il Comune ha fatto opposizione alla richiesta di pagamento del Consorzio: in pratica, dice di non dovere i soldi per i servizi sociali. Secondo, ha affermato che il Comune non deve al Cissaca ‘corrispettivi per prestazioni’, ma semplici ‘contributi’; come dire: se vogliamo vi diamo un po’ di soldi, altrimenti affari vostri e dei cittadini. Terzo, ha concluso con l’incredibile affermazione che Enti come il Cissaca “ci guadagnano” a fare quello che fanno.

Di fronte a tutto questo è  finito il tempo per scandalizzarsi. E’ ora che di fronte a una tale arroganza anche nel pieno del disastro, sia opposto il rifiuto determinato di questa cultura, priva di ogni rispetto per la verità e per le regole. Con atti concreti e da parte di tutti, non solo di una minoranza consapevole di alessandrini.
La Corte dei Conti non può eliminare i problemi della città: a quelli dovremo pensare noi. Ma può fare chiarezza. Poiché ha ormai tutti gli elementi per decidere, ci auguriamo comprenda che una decisione immediata farebbe il solo interesse degli alessandrini.

Corrado Parise