Nella giornata di martedì il Parlamento Europeo ha approvato un documento di condanna nei confronti di quelle nazioni UE che abbiano adottato nelle loro legislazioni “definizioni restrittive di famiglia con lo scopo di negare la tutela giuridica alle coppie dello stesso sesso e ai loro figli”. Il documento inoltre ricorda che “il diritto dell’UE viene applicato senza discriminazione sulla base di sesso o orientamento sessuale, in conformità della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.
Ieri, sul fronte nazionale, ha monopolizzato l’attenzione una sentenza della Cassazione, la quale stabilisce che le coppie omosessuali sposate all’estero possono far valere il “diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” ed afferma che “è stata radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire naturalistico, della stessa esistenza del matrimonio”.
Tali significative aperture, formano l’alveo nel quale si adagiano perfettamente i concetti di piena cittadinanza ed inclusione affermati da una rigorosa applicazione della legge sulla famiglia anagrafica, proposta da Corrado Parise, che consentirebbe il rilascio di un attestato di famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi a tutte le coppie. In questo modo, in ossequio a quel percorso già tracciato, anche a livello locale sarebbe possibile fare la propria parte, adottando un provvedimento di civiltà atto a garantire un eguale trattamento a tutte le famiglie.
Noi vogliamo prendere parte a questo cambiamento.
Eric Laguzzi – Nuvole per Parise Sindaco