Partiamo da alcuni dati importanti e negativi: nelle prime 2 settimane di Febbraio i treni passeggeri soppressi, principalmente del Trasporto regionale e interregionale interessanti la stazione di Alessandria sono stati oltre 500 (527) con una media giornaliera di circa 35 soppressioni e punte di circa 50/60 nelle giornate dal 2 al 7 del mese particolarmente difficili da un punto vista climatico; un disagio in termini numerici impressionante che non ha eguali e riscontri anche andando indietro negli anni.
Un mese di Febbraio particolarmente freddo non basta però a spiegare simili numeri e un ragionamento va fatto tenendo presente che le soppressioni (e sostituzioni con autocorse sulle quali tornerò) ci sono state e continuano anche nelle giornate climaticamente normali.
Tenendo inoltre presente che le infrastrutture ( scambi, segnalamenti e impianti di sicurezza in genere) non hanno rilevato criticità eccessive ad Alessandria, le cause vanno principali vanno ricercate nelle difficoltà di avere un parco di materiale rotabile all’ altezza delle esigenze.
Mancano le cosiddette riserve (personale e mezzi) seguendo purtroppo una riduzione continua delle risorse nel traffico locale e a medio raggio e in generale una situazione pesante nel settore dei trasporti che ha portato Cgil Cisl e Uil ad un nuovo sciopero per il prossimo 1 marzo.
I sistemi di controllo e trazione dei mezzi e delle vetture presentano problemi con le temperature rigide e anche qua la mancanza di mezzi e persone non permettono, o lo permettono parzialmente, soluzioni e sostituzioni tempestive.
La centralizzazione delle decisioni a livello regionale e la divisionalizzazione dei trasporti ( Passeggeri, Regionale e Merci principalmente) ha inoltre, ormai da anni, fatto venire quella capacità organizzativa e operativa che stazioni come Alessandria avevano e teoricamente potrebbero ancora avere, non era infrequente infatti utilizzare materiali e locomotori di “riserva” che ora o non ci sono o seguono logiche che non sempre corrispondono alle reali esigenze.
Gli stessi servizi sostitutivi (e tra l’altro …con neve e gelo non dovrebbe essere assicurato principalmente il trasporto su ferro?) sono a volte intempestivi, non corrispondenti alla reali esigenze, è difficile fornire una comunicazione adeguata e si costringono i viaggiatori a disagi e ritardi anche notevoli.
Viene inoltre da chiedersi, visti i tagli che la Regione ha attuato nei confronti nel trasporto pubblico locale su gomma, le difficoltà e riduzioni che anche nella nostra Provincia si stanno discutendo, se sia possibile perlomeno un contenimento dei medesimi visto il continuo ricorso ai mezzi sostitutivi, indirizzando principalmente le sostituzioni alle aziende interessate ai finanziamenti pubblici.
Un’ultima annotazione, interessante anche in un ottica di proposte per una viabilità decente in Alessandria, riguarda appunto il traffico caotico che si forma davanti e sul piazzale della stazione per il traffico privato e di autobus urbani e extra , che come abbiamo detto sono moltissimi, intasando il poco spazio a disposizione in piazzale Curiel provocando caos e pericolo per le persone; soluzioni a questo vanno e possono essere trovate ( interessando anche spazi inutilizzati), ma certo alcune occasioni e proposte, come collegamento pedonale con il Cristo o l’utilizzo migliore del nuovo parcheggio Tiziano, peraltro ancora chiuso, sono state ignorate.
Daniele Coloris, Segretario PD Ceriana, responsabile Trasporti e Mobilità PD Alessandria
http://pdceriana.blogspot.com/