Dal caos che regna al comune di Alessandria emerge nitida una triste realtà: l’assoluta mancanza di attenzione nei confronti dei giovani. Questa amministrazione conosce i problemi delle nuove generazioni? Mette in campo progetti per incentivare la partecipazione dei giovani alla vita pubblica? Ci mette nelle condizioni di poter indicare le scelte per il futuro della comunità in cui viviamo?
La risposta a queste domande non può che essere un triplice no. Il consiglio comunale si confronta su questioni che ormai potrebbero essere dibattute nei tribunali, e intanto la città procede lentamente nel suo inesorabile declino. Una città sempre più immobile incapace di offrire granché ai giovani, che a dispetto di quello che si potrebbe pensare sono tanti.
Voglio qui solamente ricordare il triste caso della biblioteca civica: struttura di altissimo livello, luogo utile, funzionale, bello, frequentato da centinaia di giovani al giorno, centro non solo di studio ma anche di aggregazione. Ma la situazione attuale è tutt’altro che rose e fiori: da mesi ormai non è più nelle mani della cooperativa che ne aveva la gestione e oggi i servizi sono svolti da dipendenti comunali che, per quanto solerti e capaci, non possono lavorare senza difficoltà. La situazione è destinata a peggiorare da marzo, quando l’organico sarà ridotto di altre unità. Inutile dire che i disagi si sentono: alcuni hanno avviato una raccolta firme per denunciare le criticità presenti.
Alessandria, siamo costretti ad ammetterlo, non ha enormi ricchezze da offrire. Una ricchezza è sicuramente la biblioteca civica, luogo davvero prezioso per la comunità alessandrina, giovanile e non. Un’amministrazione lungimirante dovrebbe garantire un servizio eccellente in una struttura che possiamo, senza tema di esagerazione, definire altrettanto eccellente. Perché non lo fa? Per questioni di “vil danaro” (rifacendomi all’intervento dell’ineffabile quanto sfacciato Maurizio Grassano nell’ultimo consiglio comunale) e intanto la cultura e l’aggregazione vanno a farsi benedire.
Noi vogliamo che ci siano stanziamenti fissi per queste strutture preziose, che non vengano travolti dalla mala gestione di un comune, che vengano preservati per l’offerta dei servizi bibliotecari. Noi dimostreremo di avere a cuore il futuro di Alessandria.
Giovani, riprendiamoci la nostra città!
Stefano Barbero – candidato al consiglio comunale
Lista civica “Noi crediamo in chi crede in noi”