L’attesa sentenza della Corte dei Conti ha chiarito senza equivoci i termini di una drammatica situazione finanziaria che riguarda il Comune di Alessandria.
Nonostante ciò, ancora oggi il dibattito resta legato a tecnicismi contabili che alimentano la sensazione che si tratti di qualcosa di grave ma facilmente rimediabile!
Non è così: l’incredibile elenco di atti dichiarati illegittimi contenuto all’interno della sentenza della Corte dei Conti certifica il fallimento della gestione amministrativo-contabile con cui si è gestito il bilancio comunale in questi anni; la correttezza nella gestione del bilancio del nostro Comune sta riguardando la Magistratura Ordinaria e quella Contabile e politicamente sta impegnando i Gruppi Consiliari e i Partiti Politici ma le conseguenze concrete drammaticamente si ripercuoteranno sugli alessandrini.
Di fatto siamo alla vigilia della dichiarazione di dissesto. Ancora un appuntamento a marzo alla Corte dei Conti e poi, in mancanza di (improbabili, se non impossibili) correzioni, partirà la fase della procedura di dissesto.
Sono seriamente preoccupata delle conseguenze che l’irresponsabilità della gestione di questi anni determinerà sulla vita degli alessandrini. Infatti la legge prevede, come conseguenze del dissesto, aumenti di tariffe, tagli ai servizi, licenziamenti di personale precario, caduta dei livelli di protezione sociale, annullamento degli investimenti tramite mutuo.
Risanare il bilancio sarà il passo obbligatorio per ripartire, anche se sarà un compito difficilissimo. Di ciò nessuno parla e discute mentre si è entrati nel vortice delle promesse elettorali, dalle strade ai marciapiedi, dai nuovi servizi al miglioramento della città, dallo sviluppo alle spese per investimenti. E invece dovremo farci carico di attenuare le conseguenze di una fallimentare gestione dell’Amministrazione Comunale di Alessandria! Sarà necessario partire dai bisogni reali dei cittadini per scegliere le priorità possibili. Dovremo cercare di farlo con il massimo di equità possibile in questa situazione finanziaria drammatica; il nostro impegno di questi mesi sarà di pensare a come evitare il collasso delle aziende comunali in crisi di liquidità e fortemente creditrici di un Comune a cui la Corte ha certificato forti disavanzi di bilancio e un uso costante dell’anticipazione di cassa con la propria Tesoreria; a come salvare i servizi, economici e sociali da loro gestiti; a come attenuare le conseguenze sui dipendenti e sulle imprese del mancato rispetto del patto di stabilità.
In questo scenario inquietante, sento il bisogno di fare appello a tutte le forze sociali, produttive e vive della città, a tutti i cittadini, i lavoratori, le imprese affinché trovino la forza di partecipare con noi, sin da ora, a questa azione di ricostruzione che tutti insieme siamo chiamati a mettere in atto.
Rita Rossa