Possiamo solo immaginare le sensazioni di Bruno Pesce, anima del Comitato che lotta da anni per vedere riconosciuta quella giustizia negata a tutte le persone che hanno subìto i danni del criminale uso della fibra prodotta nell’industria casalese. Per la tutela della salute dei cittadini e per la sicurezza sui luoghi di lavoro certamente la sentenza del Tribunale di Torino è unica. Auspichiamo possa segnare l’alba di una nuova stagione di consapevolezza verso il problema amianto e il varo di un grande progetto di bonifica di tutti i siti interessati sostenuto dalle amministrazioni pubbliche con la collaborazione dei privati.
Vedremo quale sarà il percorso giudiziario dopo gli annunciati appelli della difesa, ma la strada è tracciata e la cultura sul tema amianto è già cambiata.
Ricordiamo con piacere l’interessamento del Sen. Ignazio Marino. Due anni fa circa lo accompagnammo proprio a Casale ad un incontro con il Comitato e l’associazione Familiari delle Vittime dell’amianto e siamo convinti che la sua attenzione continuerà proprio per garantire un seguito istituzionale, politico e amministrativo concreto al grande risultato di oggi.
Salute, sicurezza, ambiente, giustizia, ne abbiamo bisogno tutti. Senza patti con il diavolo.
Giorgio Abonante
cons. comunale – Alessandria
Roberto Tricarico
cons. comunale PD – Torino
