Eternit: quando il business conta più della vita

COME VI PERMETTETE di indignarvi, di mostrare sgomento, rabbia.
COME VI PERMETTETE di dimostrare la vostra pelosa solidarietà ai parenti delle vittime.
COME VI PERMETTETE di promettere OGGI una revisione della norma che riguarda la prescrizione dei reati.
COME VI PERMETTETE di partecipare nelle prossime ore ai talk show a parlare di un dolore non vostro ma di cui siete stati siete e SARETE la causa.
COME VI PERMETTETE di chiedere scusa a chi ha visto distrutta la propria vita e quella dei familiari.
COME VI PERMETTETE di fingere commozione.
COME VI PERMETTETE di dire io non c’ero.
COME VI PERMETTETE di scaricare la colpa “a destra o a sinistra”.

Ve lo spiego io COME VI PERMETTERETE comunque di mostrare i vostri volti finti/affranti, farete eseattamente come è avvenuto per decenni di fronte alle stragi impunite, di fronte a disastri come le alluvioni causate non dai fiumi ma da piani regolatori scellerati e condoni.

VI PERMETTERETE così come vi siete permessi di andare a L’Aquila DOPO IL TERRREMOTO di fronte alle macerie di edifici nuovi,crollati miseramente perché costruiti con la terra.

VI PERMETTERETE perché di fronte a conclamate responsabilità negli anni avete permesso scappatoie a chi è più ricco e potente.

VI PERMETTERETE perché NOI ve lo permettiamo,con la nostra arrendevolezza e la drammatica abitudine a queste tragedie e agli scandali.

PERMETTETEVI pure ma una cosa non dovete fare,non dite IO NON C’ERO,ognuno di voi anche se non era in Parlamento, prima è transitato in regioni, province, comuni. Avete comunque amministrato, avete avallato, votato, saputo. Avete in qualche modo governato, avete votato. Questa volta ne sono sicuro, la colpa è tutta della politica, quindi VOSTRA.

Diogene “il cane”

E se credete ora che tutto sia come prima perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti, per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti. Fabrizio De Andrè (la canzone del maggio)