A Zanco, piccola frazione a pochi chilometri da Villadeati, nel cuore del Monferrato tra Casale e Asti, si è tenuta lo scorso week end luglio la prima edizione della festa Cà du Russ.
Organizzata dall’azienda agricola La Tona, situata in Strada Albarelli 3 in una piana in cui era anche possibile campeggiare, la kermesse ha visto la partecipazione di diversi stand enogastronomici di produttori locali che hanno esposto svariate eccellenze come vino (in primis, non poteva certo mancare e ce ne era per tutti i gusti, dal rosso al rosato al bianco) birra, rossa e bionda, carni e formaggi, gelato artigianale (tra le varie chicche spiccava il gusto al barbera), pesche al vino, mostarde, succhi d’uva e uno dei simboli del Piemonte a tavola, la nocciola tonda.
Un weekend, insomma, che per chi voleva assaggiare, o meglio degustare, non ha deluso le aspettative. Tanto che nel programma era presente anche un ricco pranzo ed una ricca cena con carne alla griglia, vitello e maiale, bruschette, primi piatti, dolci e contorni, piatti vegetariani, il tutto naturalmente preparato in casa dallo staff dell’azienda agricola.
Chi non era interessato semplicemente al cibo poteva anche scegliere libri, era presente un apposito stand, mentre il solo pubblico femminile poteva sbizzarrirsi tra svariati tipi di collane e bracciali.
Il ventaglio della proposta si allargava ulteriormente, poi, con, nella giornata di sabato, un mercatino del baratto, una mostra di artigianato, un murales realizzato dai più piccoli, passeggiate sui pony e, per chi amava la danza, stage di ballo tradizionale.
Domenica ancora spazio a balli, mostre e mercatini ma con due new entries: il concorso ‘Costruisci lo spaventapasseri’ e, per gli amanti del rock, musica dal vivo con una tribute band dei Rolling Stones.
“Per questa prima edizione posso ritenermi abbastanza soddisfatto a livello di affluenza di pubblico, anche se il tempo non ci ha aiutato molto” racconta Salvatore La Tona, proprietario dell’omonima azienda agricola e organizzatore dell’evento “speriamo di replicare il prossimo anno e di proseguire poi nel tempo anche perché qui nel Monferrato, con una presenza così notevole di produttori locali, abbiamo davvero tanto da offrire ai potenziali turisti che potrebbero venire a visitare queste zone.”
E nell’anno in cui il Monferrato, assieme a Langhe-Roero, è entrato nel patrimonio dell’umanità Unesco, non ci si può che accodare a queste speranze.
Roberto Cavallero