Venerdì presso il parco scientifico e tecnologico di Tortona, si è tenuto, alla presenza di Matteo Renzi e di tre importanti esponenti del mondo delle imprese “verdi”, l’incontro “La Green Economy contro la crisi. Innovazione, qualità, territorio per un’Italia che fa l’Italia”.
Sostenibilità, sviluppo e ambiente: queste le parole chiave dell’evento.
Il candidato alle primarie di domenica ribadito il sostegno agli imprenditori che hanno deciso di accogliere la sfida della green economy. «Qui, oggi e adesso c’è il futuro reale dell’Italia – ha dichiarato davanti a una platea numerosa -.Per battere la crisi serve valorizzare le migliori energie del nostro paese in un nuovo modo di fare impresa, portare avanti una visione innovativa che crede nel futuro e vede il cambiamento non come minaccia ma come opportunità, creare un circolo virtuoso tra la scuola, l’università, la formazione e le imprese».
A sottolineare l’importanza della presenza di Renzi all’incontro, è stato Emanuele Durante, dell’Esecutivo Nazionale degli Ecodem e Presidente dell’associazione in Piemonte: «l’intervento di Matteo all’iniziativa è un segnale concreto che ambiente e sviluppo sostenibile rivestono un ruolo centrale nella proposta politica che si intende rivolgere al Paese. Il gran numero di persone presenti oggi, inoltre, dimostrano come queste siano questioni particolarmente sentite dagli elettori e come sia dovere della Politica rispondere anche in questo senso alle richieste dei cittadini».
«Per battere la crisi è necessario puntare sull’innovazione, sui territori, sul made in Italy e sulla green economy – ha detto Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici alla Camera dei Deputati -. Su un’Italia che fa l’Italia, che non lascia nessuno indietro e valorizza i suoi talenti, su un cambiamento trasversale che abbracci tutti i settori produttivi e tutti i livelli delle istituzioni e su un Partito Democratico che non deleghi a nessuno le tematiche ambientali, ma che le assuma come parte costitutiva della sua identità ».
Testimonianza positiva è stata quella di Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, realtà industriale novarese che punta all’integrazione tra chimica, ambiente e agricoltura. «Il nostro obiettivo – ha spiegato – è incoraggiare un nuovo modello di sviluppo sostenibile, promuovere un approccio alle risorse non di tipo dissipativo ma conservativo, l’impiego di fonti rinnovabili per la produzione di bioplastiche per applicazioni specifiche a basso impatto ambientale. Vogliamo sviluppare materiali e bio-chemicals attraverso l’integrazione di chimica e agricoltura e attivando sul territorio bioraffinerie integrate di terza generazione».
A parlare di biocarburanti è stato invece Guido Ghisolfi, vice presidente di Mossi Ghisolfi Group, realtà piemontese con sede a Tortona. «Senza forzare il mercato a prodotti nuovi – ha spiegato – bisogna andare verso prodotti puliti già a disposizione, indistinguibili dal fossile e meno cari. Il futuro è passare da un’economia basata sul fossile a un’economia basata sulle biomasse. E noi ci stiamo muovendo in questo senso».
Ultimo a intervenire è stato Gianluigi Angelantoni, presidente di Ase e amministratore delegato di Angelantoni group, realtà diversificata e presente a livello nazionale e internazionale. «Da anni noi crediamo nei settori del biomedicale, del testing e delle tecnologie pulite – ha dichiarato –. Ase, unico produttore al mondo di un ricevitore commercialmente disponibile per centrali termodinamiche, a tecnologia parabolico lineare, mostra come investire sull’energia rinnovabile sia una scelta vincente».