Quarto Polo, si discute di programma. Il candidato sindaco fra una decina di giorni?

Centro destra alessandrino 'ai ferri corti'. Cava: "non mi candido". Torna l'ipotesi 'grande coalizione'? CorriereAl 1Il Quarto Polo come coalizione o patto ‘trasversale’ per rilanciare Alessandria, a partire dai bisogni concreti dei suoi cittadini.

E’ stata tutta ‘giocata’ sul tema dell’orgoglio, dell’appartenenza alla comunità e della necessità di una nuova stagione di ‘vera partecipazione’ la riunione del Quarto Polo di domenica mattina alla Casa di Quartiere di via Verona, indetta dall’ex sindaco Felice Borgoglio “per parlare di programma, e di progetti per Alessandria: ora, entro una decina di giorni, ci rivedremo e sceglieremo il nostro candidato sindaco”.

Che sarà, pare di capire, un’autorevole figura della società civile, che non ha mai ricoperto incarichi politici. Qualcuno segnala, tra i partecipanti alla ‘reunion’ di domenica mattina, la new entry dell’avvocato Vittorio Gatti, figura nota in città: potrebbe essere lui il ‘prescelto’? Sicuramente l’identikit corrisponde, ma è presto per dirlo.

Ieri comunque, ufficialmente, i promotori del Quarto Polo non hanno parlato di Sindaco Rossa a ruota libera: bilancio di fine mandato e 'trailer' del programma elettorale CorriereAlcandidature, ma di programmi: forse con qualche assenza di troppo, ma la scelta della domenica mattina, e per di più in contemporanea con l’attesa kermesse dell’assemblea nazionale del PD (in diretta ‘maratona’ in tv) può senz’altro aver ‘disincentivato’ qualcuno. Ma chi c’era, ieri alla Casa di Quartiere? Da sinistra verso destra, i nomi erano comunque numerosi, e influenti: Dario Gemma e Ciro Fiorentino rappresentavano, tra gli altri, il mondo della sinistra alessandrina. Assenti invece, ma solo perché influenzati, sia il politologo Giorgio Barberis (che peraltro nella precedente riunione del Quarto Polo aveva sollevato obiezioni importanti), sia Gianni Ivaldi, che però risulta essere tutt’ora con LED parte integrante del progetto. Nell’area del centro sinistra mancavano anche l’ex sindaco Mara Scagni e il già segretario del Pd Massimo Brina, da cui però nei giorni scorsi non sono mancati segnali di apprezzamento per il progetto.

C’erano invece, a discutere di quartieri, qualità della vita e sanità, ma anche di riorganizzazione della macchina comunale, di commercio, sicurezza e rilancio del territorio, il consigliere di amministrazione della Fondazione CrAl Fabrizio Priano (che è coordinatore provinciale di Direzione Italia, il nuovo partito liberal conservatore guidato da Raffaele Fitto) e il vice presidente Antonio Maconi, e poi Nando Tempesta di Rifare l’Italia con Tosi, in consigliere comunale Stefano Foglino e soprattutto Emanuele Locci, in questi anni ‘combattivo’ avversario di Rita Rossa in consiglio comunale, in attuale ‘rotta di collisione’ con il centro destra, di cui aspirava ad essere il candidato sindaco. Non ha ottenuto le primarie, e pare intenzionato a muoversi in autonomia, con una propria lista civica: troverà possibili convergenze con il Quarto Polo?
Domenica mattina alla Casa di Quartiere il mondo delle professioni e del commercio era ben rappresentato, tra gli altri, da Simone Lumina, e dai vertici di Consesercenti: il presidente provinciale Sergio Guglielmero e il presidente alessandrino Manuela Ulandi.

“Si parte dal programma – conferma Felice Borgoglio -, e sulla necessità di condividere, tra di noi e con gli alessandrini, un progetto di vero rilancio di questa città, ferma da troppo tempo”. Ma il candidato chi sarà? Sono ancora in pista nomi con un passato (e talora anche un presente) di politica attiva, da Barberis a Locci, fino a Ivaldi o Priano, oppure alla fine tutti i diversi ‘player’ che fanno parte del progetto opteranno per convergere su una figura esterna, che non abbia mai solcato prima d’ora i corridoi del consiglio comunale di Palazzo Rosso? Ed è del tutto ‘sfumata’ la possibilità che il Quarto Polo possa ‘convergere’ sulla candidatura di Cesare Miraglia, già pienamente ‘in pista’ con la sua lista civica?

Ancora un paio di settimane al massimo, e tutte le carte saranno sul tavolo: a quel punto, la parola agli elettori alessandrini.

 

Ettore Grassano