Deloitte: “Nord Ovest distretto ricco di imprese innovative, e di giovani con competenze eccellenti: occorre farli incontrare”. Il caso emblematico (e alessandrino) di Potenzialità e Talento

Puddu ok“Torno ad Alessandria ogni volta che posso, e la città del 2016 mi pare più vivace e ricca di fermenti culturali di quando me ne sono andato, nel 1990: merito certamente in primo luogo dei ragazzi di oggi, e della presenza di un’ottima Università”. Eugenio Puddu è partner di Deloitte, società di consulenza tra le più importanti al mondo (“siamo operativi in 150 Paesi”), presente in Italia da quasi un secolo al fianco di imprese e istituzioni, e quindi davvero in grado di fornire analisi e informazioni di massima concretezza ed efficacia sull’andamento economico globale, ma anche dei singoli territori.

Deloitte, proprio in primo luogo per l’interessamento del dottor Puddu (“alessandrino orgogliosissimo di esserlo: ma anche, come tanti altri, partito da qui dopo il liceo, e mai più tornato, in termini professionali”) è promotrice e partner, al fianco della Fondazione Pittatore e della Fondazione CrAl, del progetto Potenzialità e Talento, (‘vero ponte tra le migliori imprese del territorio, e i suoi migliori talenti’), di cui si sta mettendo a punto la seconda edizione alessandrina, e che nel frattempo ha messo radici anche nella vicina Savonae sta per decollare in diverse altre realtà piemontesi. Un altro caso, insomma (e non il solo) in cui Alessandria sa e riesce ad essere capofila di un progetto che punta alla forte valorizzazione del territorio e di chi ci opera.
Dalla conversazione con il dottor Puddu, e con il suo collega Giorgio Barbieri, Barbieri okpartner Deloitte e coordinatore dei progetti riguardanti il nord-ovest, emergono riflessioni importanti, non solo sul progetto Potenzialità e Talento, ma sulle dinamiche economiche territoriali, e su quanto è lecito attendersi (e necessario fare) nei prossimi anni perché l’alessandrino sia un distretto competitivo, e capace di generare innovazione, occupazione qualificata e ricchezza.

“Potenzialità e Talento – sottolinea Eugenio Puddu – nasce da un tavolo di lavoro tra rappresentati delle Fondazioni Pittatore e CrAl, a partire dai rispettivi presidenti Nerio Nesi e Pierangelo Taverna, ed esponenti di Deloitte. Non nascondo naturalmente che far partire un progetto così innovativo proprio da Alessandria, la mia città, è stato per me motivo ulteriore di stimolo, e orgoglio. L’idea di partenza è semplice, e al contempo ambiziosa: fare in modo che le migliori aziende di un territorio (e nell’alessandrino sono tante) e i suoi giovani talenti si incontrino, si conoscano a fondo nell’ambito di un percorso, e possibilmente a quel punto scoprano di essere non solo compatibili, ma di aver bisogno l’uno dell’altro”.

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Obiettivo completamente raggiunto già al primo tentativo, si direbbe, dal momento che i 10 laureandi e neolaureati selezionati e inseriti in altrettante aziende con borse di studio semestrali (messa a disposizione dalle Fondazioni Pittatore e CrAl) hanno visto nella gran parte dei casi culminare l’esperienza in contratti di lavoro a tempo indeterminato. “Addirittura – evidenzia Giorgio Barbieri – i giovani inseriti in azienda alla prima edizione di Potenzialità e Talento sono stati 12, perché qualche azienda ha avanzato ulteriori richieste: e di questi 9 sono stati assunti a tempo indeterminato. Gli altri sono stati altrettanto apprezzati peraltro, e hanno scelto loro di tornare a studiare, o percorrere altre strade”.

“Importante evidenziare peraltro – aggiunge Eugenio Puddu – che durante i 6 mesiPotenzialità 5 del percorso in azienda i ragazzi e le ragazze selezionate vengono seguiti passo passo da nostri formatori, con cui interagiscono in maniera costante, proprio nell’ottica di capire come ottimizzare e valorizzare le loro competenze. Per la prima edizione ci sono state circa 80 autocandidature, presentate attraverso apposito form on line, e tutte sono state attentamente valutate: c’erano ingegneri, economisti, laureati in giurisprudenza come in scienze politiche o in discipline umanistiche o scientifiche. Essenziale è stato, e sarà anche per l’edizione 2016 del progetto, il criterio della territorialità: non importa insomma dove queste persone abbiano studiato, ma conta che vivano in provincia di Alessandria. E naturalmente che abbiano un percorso di studi eccellente, e un talento vero da esprimere e far crescere”.

Potenzialità 2Per la seconda edizione di Potenzialità e Talento ci saranno peraltro novità importanti, tra cui il coinvolgimento, nel sostegno del progetto, di istituzioni e enti locali (dalla Camera di Commercio ai comuni capozona), e anche di eventuali altri partner privati, con l’obiettivo di allargare e rafforzare la proposta.

Nel frattempo, Alessandria ‘ha fatto scuola’, come spiega Giorgio Barbieri: “Potenzialità e Talento è un format vincente, che già è stato riproposto in provincia di Savona (con il contributo della Fondazione De Mari – Cassa di Risparmio di Savona), dove la ‘selezione dei talenti’ è in corso proprio in queste settimane, mentre stiamo lavorando per estendere il progetto anche ad altre province piemontesi: certamente Asti e Novara, ma anche Cuneo e Biella”.

Ma qual è, dall’osservatorio privilegiato di Deloitte, la situazione dell’economia delPotenzialità 5 nord ovest, e quale, non lo la ricetta, comunque la ‘strada maestra’ da percorrere per tornare ad investire sul futuro? In quale direzione devono oggi investire i ragazzi, per potersi giocare al meglio le loro carte in un mondo non solo ‘globalizzato’, ma in balìa di incertezza, e crisi a raffica?

“Se dovessi sintetizzare tutto in una parola, direi certamente global, afferma Barbieri. Ossia i ventenni di oggi, nel nord ovest come altrove, devono assolutamente investire in formazione e specializzazione, con un occhio al territorio e l’altro al mondo. Studiare bene, muoversi, cogliere le opportunità offerte da un orizzonte che ormai non si ferma più solo al proprio Paese. Al contempo però sapersi anche guardare attorno, in casa per così dire. Studiando il tessuto delle piccole e medie imprese piemontesi e liguri ci rendiamo sempre più conto di tante realtà di eccellenza, che spesso hanno bisogno di competenze specializzate, che non trovano. Per cui fare incontrare la domanda e l’offerta di competenze diventa la vera ‘chiave’ per lo sviluppo di questi territori. Potenzialità e Talento è un progetto nato con questo obiettivo, e il suo percorso è certamente soltanto all’inizio”.

Ettore Grassano