[BlogLettera] Un minimo di educazione non guasterebbe

Prima di addossare sempre la responsabilità ai servizi pubblici, di essere pronti a lamentarsi quanto vengono applicati aumenti alle tariffe, sarebbe il caso di fare un esame di coscienza obiettivo.

Questa è la riflessione che ho fatto trovandomi a passare nei pressi del “Centro Sportivo Comunale Innocenzo Barberis” e della piscina comunale, dove purtroppo ho avuto l’ennesima conferma, che ormai non esiste più il senso di rispetto e di educazione civica per l’ambiente.

Lungo il muro di cinta del Centro Sportivo e nell’aiuola antistante la piscina comunale, si trova di tutto, bottigliette e lattine vuote, vassoi di carta, bicchieri di plastica, cartacce, ecc., il Centro in questione negli ultimi tempi ha provveduto ad estirpare le erbacce e fare pulizia, ma di fronte a questi comportamenti quanto potrà durare?

Probabilmente molti ritengono che la responsabilità sia esclusivamente dell’AMIU che deve tenere pulito le strade e non fa un servizio efficiente.
In tal senso non intendo fare il difensore d’ufficio della stessa, in quanto sappiamo bene che l’efficienza dei servizi è migliorabile in tutte le aziende pubbliche, ma questa da sola, senza la collaborazione di tutti i cittadini, non sarebbe comunque in grado di mantenere pulita la città, diversamente a quanto ci capita di vedere, quasi con stupore, quando andiamo all’estero, dove evidentemente c’è un mix di efficienza del servizi pubblici e di senso civico dei cittadini.

A tal fine è indispensabile il contributo di tutti, in particolare di quella minoranza (giovani e meno giovani), che non ha un comportamento virtuoso, che abbandona per strada di tutto (come se non esistessero i cestini per i rifiuti presenti ovunque), o come ad esempio chi svuota il posacenere dell’auto nel parcheggio davanti all’entrata di Media Word, quando a pochi metri ci sono i cassonetti dei rifiuti.
Da questi in particolare è necessaria una maggiore collaborazione, indispensabile per mantenere un livello d’igiene e decoro che sono propri di una società civile, gli stessi dovrebbero considerare la città come se fosse la loro casa e comportarsi di conseguenza, non come se fosse la casa d’altri, per la quale peraltro mostrano di non avere alcun rispetto.

Per contribuire a cambiare questa situazione nell’interesse generale, i cittadini e l’Amministrazione Comunale, dovrebbero reagire con iniziative finalizzate a stimolare la diffusione di un maggiore senso di appartenenza alla comunità.

Pier Carlo Lava