[BlogLettera] Alessandria: serve uno sguardo più lungo

A conclusione di una bella intervista di Curzio Maltese (la Repubblica 20 maggio 2012) dedicata ai 20 anni dall’inaugurazione del Porto Antico di Genova per l’Expo del ’92, l’architetto Renzo Piano risponde su come trasformare le città divenute negli ultimi anni sempre meno vivibili:
“… Sono molte le cose da fare, ma l’errore è pensare solo a grandi opere, utili magari alla politica spettacolo, ma non alla vita di tutti i giorni. Bisognerebbe invece cominciare dal piccolo, dalle piste ciclabili, dai giardini, dai mille minimi interventi per ricucire il tessuto urbano, a partire dalla periferia sino al cuore delle città. E naturalmente bandire le automobili dai centri cittadini. Riacquistare insomma uno sguardo più lungo. La politica di questi vent’anni ha inseguito il consenso giorno per giorno, ma alla fine lo sta perdendo tutto insieme. Mi auguro che chi arriverà abbia imparato la lezione”.

Parole e indicazioni che dovrebbero essere prese molto sul serio anche dai nuovi amministratori del comune di Alessandria, che si troveranno a governare una città con molti problemi e avendo a disposizione poche risorse. Bandendo i grandi e costosi progetti, come il ponte Meier e il consumo di nuovo territorio, partendo dal piccolo, dai molti interventi minori, dalla manutenzione del tessuto urbano, tornando a far vivere i fiumi con percorsi pedonali e ciclabili, collegando con strutture leggere la periferia con il centro – a iniziare dal Cristo, il quartiere più popoloso –  facendo respirare le piazze che devono essere liberate dalle auto e puntando sulla partecipazione e l’impegno volontario dei cittadini. Scegliendo un modello di sviluppo rispettoso dell’ambiente, sostenibile e in grado di valorizzare i beni comuni, ad iniziare dall’acqua, avendo – come sostiene Piano – il coraggio e l’ambizione dello sguardo più lungo, quello che ha a cuore maggiormente il futuro, il domani della città, ciò che si lascia in eredità alle giovani generazioni. Al posto della ricerca del piccolo, asfittico e interessato consenso quotidiano.

Renzo Penna – Alessandria