Sedici anni fa a Terranova, Casale Popolo, Oltreponte, Nuova Casale in questi giorni si rientrava a casa dopo la grande alluvione e subito dopo che le acque del fiume Po si erano in parte ritirate. Il fango era ancora presente nelle nostre case, cantine, garage, auto, si pensava a ripulire il tutto prima possibile e a contare i danni. Si pensava al futuro, si cercava di capire il perché di quello che era successo. Da subito, nell’immediato post alluvione l’Amministrazione Comunale pensava all’allungamento del ponte stradale e al grande pericolo corso da tutta la città di Casale.
Il nostro Comitato Alluvionati del Casalese ( C.AL.CA) nacque nel mese successivo all’alluvione come logica e civile Risposta da parte di comuni cittadini alla assoluta mancanza di risposte da parte delle istituzioni e dei tecnici preposti.
E’ storia di ieri, dopo mesi, anni di impegno, manifestazioni, pressioni i rimborsi sono arrivati (grazie anche all’impegno di qualche politico locale) e una parte dei lavori, ringrossamento e parziale adeguamento degli argini, disalveo nel tratto cittadino di Casale, ecc. per un totale di circa 33 milioni di € sono stati effettuati.
In questi 16 anni abbiamo visto tante altre alluvioni, terremoti e altri dissesti. Siamo ben consapevoli che nel caso si ripetesse lo stesso evento sul nostro territorio sarebbe molto più difficile ottenere gli stessi rimborsi dei danni subiti 16 anni fa. Purtroppo dopo ogni evento vengono fatte mille promesse che poi puntualmente non vengono rispettate. Per questa non felice ricorrenza possiamo fare quasi “copia e incolla “ del ns. comunicato di 1 anno fa o degli anni passati. Le priorità per noi sono ancora e sempre queste:
-Piano Comunale di Protezione Civile: è un diritto dei cittadini essere adeguatamente e correttamente informati sul come comportarsi in caso di evento alluvionale ed è dovere del Sindaco, dell’Assessore competente e dell’Amministrazione Comunale informare a dovere i cittadini divulgando e promuovendo la conoscenza del Piano Comunale di Protezione Civile. Negli ultimi anni Sindaci e Assessori vari sono stati riconosciuti colpevoli di non avere adeguatamente informato la cittadinanza. Si vuole che succeda la stessa cosa a Casale Monferrato?
Arretramento argine Cascina Consolata: dal 2010 questo lavoro si doveva fare entro breve perché necessario, utile ad abbassare i livelli idrometrici in prossimità della nostra citta e già finanziato con 3 milioni di euro. L’annuncio era stato dato nel febbraio 2010 a Casale con apposita conferenza stampa dall’allora Assessore regionale alla Difesa del Suolo Daniele Borioli ( oggi Senatore ) congiuntamente all’AIPO . Che fine ha fatto questo progetto ? Sulla rivista dell’AIPO del 2010 si scriveva che il progetto esecutivo doveva essere completato entro il 2010 e la realizzazione delle opere doveva avvenire entro il 2012, sempre su una pubblicazione AIPO del 2013 si legge che “E’ in corso di ultimazione l’arretramento dell’argine di Po in località Cascina Consolata “ Ma che succede si è passati dalle vane promesse ai lavori virtuali e mai effettuati? Fatto sta che i lavori non solo non sono ancora partiti ma non si riesce neanche ad avere notizie attendibili, se e quando questo lavoro verrà effettuato e dove sono finiti i 3 milioni di euro promessi. Le ultime informazioni ricevute dal Comune di Casale nell’assemblea pubblica ad Oltreponte del 17 novembre 2015 dicevano che l’Aipo aveva promesso che i lavori sarebbero partiti entro marzo 2016 . Siamo a Novembre e una qualche risposta pubblica e certa sull’inizio dei lavori crediamo che i cittadini dopo 6 anni se la siano meritata.
Verifica e adeguamento delle sommità arginali: dopo l’evento dell’ottobre 2000 e il lavori così detti “di prima fase “ era necessario procedere al rialzo arginale nel tratto del fiume Po Confluenza Dora Baltea- Valenza in modo da garantire, in caso di evento ripetibile come nel 2000, un effettivo franco arginale di almeno 1 metro e non di soli 20 centimetri come purtroppo risulta in alcuni tratti arginali . Lo stesso tratto di fiume compreso tra il ponte stradale e quello ferroviario di Casale non risulterebbe adeguato a contenere una eventuale piena come nel 2000 e l’acqua potrebbe uscire sia in riva sinistra come in quella destra (da risultanze del modello fisico realizzato dal Dipartimento Idraulica del Politecnico di Torino).
Manutenzione del fiume Po e dei rii minori: perché non è ancora stata effettuata la manutenzione prevista con il disalveo e movimentazione di sabbia e ghiaia nella confluenza di Po – Dora Baltea e in confluenza Po- Sesia ? E’ dal 2007 che sono stati completati gli studi che evidenziano la presenza di milioni di metri cubi di sovralluvionamenti. Nulla è cambiato anche per il tratto di fiume Po che va dalla Diga Lanza al ponte autostradale dove sono presenti oltre “all’ ISOLA che non c’è “davanti alla Canottieri centinaia di migliaia di metri cubi di ghiaia . Perché nel Tortonese è possibile “compensare“ con prelievi di ghiaia in esubero ed effettuare a costo zero lavori sullo Scrivia per 4 milioni di euro ? Perché sul nostro territorio non si muove un etto di ghiaia dal fiume Po e invece a pochi Kilometri è possibile fare opere importanti “in compensazione “che non pesano sulle spalle dei cittadini ? Anche la manutenzione sui rii minori del ns. territorio merita adeguata attenzione.
Limitazioni Urbanistiche: L’Amministrazione di Casale pensa finalmente di prendere posizione, di revisionare e di variare le limitazioni urbanistiche che colpiscono il territorio a Nord del ns. comune (Oltreponte, Popolo, Terranova)? Si vuole o no migliorare la sicurezza del Quartiere Oltreponte aumentando il numero di fornici sul rilevato ferroviario che nel 2000 ha creato l’”effetto diga”? Si sono eliminate definitivamente le vessazioni che il semplice cittadino era costretto a subire in caso di nuovi lavori e relativi adeguamenti con atti notarili o perizie geologiche richiesti solo dal ns. comune?
Attendiamo una risposta pubblica da parte dell’Amministrazione Comunale a queste semplici osservazioni e domande fatte da cittadini casalesi. Noi ci siamo ancora dopo 16 anni. La nostra attenzione è sempre alta sulla sicurezza idrogeologica …è troppo pretendere attenzione e risposte concrete da parte delle Istituzioni su problematiche che interessano la nostra collettività e il nostro territorio?
In un Paese civile dovrebbe essere la normalità.
Ringraziando tutti i mass media e i giornali /giornalisti locali che dedicano attenzione alla sicurezza del territorio, Vi salutiamo Cordialmente.
C.AL.CA. – Comitato Alluvionati del Casalese
Il Consiglio Direttivo