Leggendo certe notizie mi viene da pensare se questo paese ha ancora a cuore il valore dei propri cittadini o se fare politica e di conseguenza amministrazione non sia solo più un freddo calcolo matematico di interessi e relativi contorni.
La situazione ferroviaria che sta vivendo il basso Piemonte (provincie di Alessandria, Asti e Cuneo) dimostra quanto il potere dello statalismo e del monopolismo più stremato siano cause di arretratezza e difficoltà per i cittadini.
Partirò da un principio: al sottoscritto il monopolio di Trenitalia non è mai piaciuto e mai piacerà, ma finché un servizio rimarrà nelle mani del Pubblico questo deve creare le minor difficoltà al cittadino che non solo è cliente ma anche contribuente dell’ente che ha provveduto ai tagli. Prenderò in esame il caso più vicino a noi: il taglio della linea Vercelli-Casale M.- Mortara, ora penso a quei tanti concittadini pendolari che usufruivano del servizio, inseriti in quell’insieme ci sono studenti, lavoratori, viaggiatori, dipendenti del FS ecc. felici, nonostante alcune difficoltà del servizio, di usufruirne per far si che le città di destinazione del loro viaggio non fossero congestionate dal traffico o inquinate; tra le mete predilette c’è proprio la Novara tanto cara alla presidenza “cerchio tragico” della nostra regione. Ora dopo i tagli dovranno sobbarcarsi viaggi in automobile (inquinando e spendendo fortune dato il prezzo folle che oggi ha raggiunto il carburante) oppure dovranno sobbarcarsi viaggi in pullman sempre se le compagnie accetteranno di aumentare il traffico sulla tratta; vengono così diminuiti i costi per la regione a scapito dei cittadini che saranno comunque costretti a spendere per ciò che ho elencato prima, cifre nettamente superiori a ciò che comportava l’ammontare del biglietto ferroviario, in pratica aumenterà la vessazione occulta e i cittadini pagheranno e a loro insaputa inquineranno sempre di più.
Si è ben consci che la linea, spesso servita da una “vettorina” con natali negli anni ’60, era ed è senza elettrificazione ma volevo ricordare ai vertici della nostra regione che ciò che può essere sconveniente per uno non è detto che non sia prolifico per altri; ed ora che il più antico, comodo e pulito strumento di viaggio al mondo sia inserito in un contesto di libero mercato, dove siano gli utenti /paganti a stabilire ciò che va o che non va non un semplice calcolo politico. Ricordando e citando Croce ” la libertà è per pochi eletti”, oggi sicuramente, lo statalismo e la vessazione monopolistica sono oramai per troppi.
Antonello Zito – Casale Monferrato