Ad Alessandria serve forte inversione di rotta

Soprattutto in un periodo come questo si sente forte la mancanza di un’amministrazione che sia vicina ai cittadini.

Gli alessandrini hanno conosciuto una forte crisi nel mondo del lavoro con i casi Michelin, Bellavita e ATM ed anche come le 142 ditte fallite nel 2014 e le 146 nel 2015.

Sono dati sconcertanti che dovrebbero allarmare Rita Rossa, se fosse vicina ai propri concittadini, ma sembra invece che la sua priorità ora sia quella di chiudere piazza Libertà alla circolazione delle macchine.

La provincia alessandrina ha infatti i tassi di disoccupazione più alti del nord Italia, eccezion fatta per Imperia, e nonostante questo non è stata fatta nessuna politica né a difesa dei posti di lavoro né in aiuto al reinserimento di chi purtroppo il lavoro l’ha perso o non riesce a trovarlo.

Anzi da parte di questa giunta è come se ci fosse una sfiducia proprio nei confronti degli alessandrini, come quando è stata assunta una professoressa di Biella per insegnare l’italiano agli stranieri o come è invece accaduto in casa ATM dove nel consiglio di amministrazione non c’è nessun alessandrino, nonostante Alessandria abbia il 94.4% delle quote.

Soprattutto dopo la decisione di fare una politica di lacrime e sangue, cosa ampiamente riuscita visto che gli alessandrini non sono mai stati così scontenti e sfiduciati verso il futuro, e a maggior ragione con la crisi economica che già pesava sul popolo italiano sarebbe stata necessaria una seria politica a tutela del mondo del lavoro. I dati purtroppo dicono l’opposto.

C’è un serio problema sulla ricerca delle priorità di questa amministrazione, mancanza che ha fatto affossare questa città. La scusa del dissesto, da lei creato, non regge più. La quantità di denaro sprecata fino ad ora e i bandi non sfruttati avrebbero dato una grande mano a portare lavoro in città.

C’è bisogno di una seria inversione di rotta per riportare Alessandria degna di essere vissuta da noi alessandrini.

Ma tutto questo sembra veramente non toccare la sinistra alessandrina che invece si vanta dei risultati da loro raggiunti in questi anni. Chissà quali poi.

La forte insufficienza a questa amministrazione non la do solamente io, ma è arrivata anche da “Il Sole 24 Ore” e da “Italia Oggi” nella classifica della qualità della vita nelle province italiane e Rita Rossa ha mantenuto per il terzo anno consecutivo l’ultima posizione nella classifica di gradimento dei sindaci. Possibile che tutti noi ci stiamo sbagliando e che non riusciamo a vedere il bene prodotto da questa giunta?

Gli unici che sembrano non conoscere la crisi del lavoro in Alessandria sono gli abusivi che si stanno moltiplicando senza che niente e nessuno li contrasti. Questo porta molto malcontento e insicurezza tra noi cittadini, ma non viene minimamente ascoltato.

Riccardo Pane
responsabile Gioventù Nazionale Alessandria