Si terrà dal 3 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, a Palazzo Cuttica, in via Parma 1 ad Alessandria, la mostra “Francesco Casorati – Invenzioni di segno e immagine“.
Questa mostra, che il Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne del Museo Civico di Alessandria dedica a Francesco Casorati, è incentrata su un preciso periodo storico, circa un decennio, 1952-1963, che riteniamo fondamentale per lo sviluppo di tutta la poetica a venire dell’artista torinese.
Un catalogo, Documenti del GdS n.20 edito per l’occasione, prende in considerazione la produzione calcografica, mentre la mostra, nel suo insieme, propone anche, dello stesso periodo, tre dipinti su tela e 15 litografie. Queste tre partizioni della mostra si integrano a dimostrare la continuità e contiguità delle diverse tecniche espressive nel lavoro di Casorati e, grazie a un preciso e analitico testo della curatrice della mostra, Paola Gastaldi, viene evidenziata una lettura di impronta kleiana, peraltro già notata in altri saggi, della fase iniziale della ricerca dell’artista.
Molte delle incisioni esposte hanno di certo la leggerezza favolistica e la forza inventiva che hanno caratterizzato l’opera del maestro svizzero ma già contengono e sviluppano le linee portanti che emozioneranno Casorati nel prosieguo della sua carriera, conducendolo agli esiti stilistici che ben conosciamo.
Fogli ‘teneramente’ antichi (‘incunaboli e preludi’ ebbe a scrivere Franco Fanelli) si propongono alla visione con tenuta e forza sorprendenti e ci rimandano appieno la capacità di ricerca e di sperimentazione nella grafica che saranno costanti in tutto l’arco della sua lunga e prolifica storia incisoria.
Un cenno particolare, nell’ambito dei quasi trenta fogli esposti, meritano due rarissime gipsografie (incisioni su lastre di gesso con stampa in piano) del 1952 e 1958, “Leggenda” e “Paesaggio animato”, che saranno visibili con le due preziose matrici che ancora conservano l’originale nero di stampa.
Battaglie, Barconi, Officine, Teatrini, Caccia alla luna e altre scene fantastiche sono i soggetti preminenti dell’immaginario casoratiano che, con aspetti sempre diversi, giocano ad intersecarsi in quella piccola teatralità che oscilla tra la ragione costruttiva del fare e il libero e ludico fantasticare del mettere in scena.