Davide Petrini nuovo Garante dei diritti dei detenuti

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Il Consiglio Comunale di Alessandria con apposita delibera ha istituito la figura del Garante dei Diritti delle Persone private della libertà personale al fine di tutelarne i diritti.

A seguito di bando pubblico di selezione pubblico è stato nominato il prof. Davide Petrini.

I compiti del garante saranno i seguenti:

  • promuovere l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e l’accesso ai servizi presenti sul territorio per le persone ristrette negli istituti penitenziari del Comune di Alessandria, collaborando con la Direzione nel rappresentare all’esterno le esigenze dell’istituto e nel sostenere iniziative di miglioramento della condizione della detenzione;
  • promuove iniziative di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani delle persone private della libertà personale e della umanizzazione della pena detentiva;
  • promuove iniziative volte a facilitare ai soggetti in carcere o limitati nell’area della libertà personale la garanzia di prestazioni inerenti il diritto alla salute, all’affettività, alla libertà religiosa, alla qualità della vita, all’istruzione scolastica, alla formazione professionale e al lavoro, nell’ottica del principio del reinserimento sociale.

Il garante rimarrà in carica per tutta la durata del mandato del sindaco e presterà incarico gratuito, senza percepire alcuna indennità.

“Presentiamo oggi una novità per il nostro territorio. Il Comune si è adeguato ad un percorso partito qualche anno fa, a livello nazionale istituendo al suo interno la figura del garante dei detenuti – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali, Mauro Cattaneo –. Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta fatta dal garante regionale, Bruno Mellano, e ci siamo subito attivati con il percorso amministrativo necessario. La figura di Davide Petrini riassume in sé tutte le caratteristiche che il garante deve avere, con una lunga esperienze di volontariato ed insegnamento all’interno del carcere. La nostra Città ha una rete di associazioni di volontariato che ruotano attorno al carcere che lavorano, talora, in modo frammentario e non sono valorizzate come dovrebbero. Certamente la figura del garante sarà un ottimo collante per queste attività”.

Nel complesso sono detenuti nelle carceri alessandrine circa 500 detenuti a cui si devono aggiungere un centinaio di persone assistite dagli uffici UEPE.

Davide Petrini
Curriculum e attività didattica

Il professor Davide Petrini è docente di Diritto Penale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”; supplente del corso di Diritto Penale del lavoro presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, dall’anno accademico 1998-1999.

Egli ha prestato attività di docenza nel Master Universitario di II^ livello per Giuristi di impresa dell’Università di Torino; docente nel Master Universitario di I^ livello in Criminologia e politica criminale internazionale dell’Università di Torino; in alcuni moduli di insegnamento in Diritto penale presso la Scuola per le professioni legali della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino e del Piemonte Orientale, dall’anno 2001-2002. E’ stato membro della Commissione mista, nominata nel luglio 2000, dal Ministero di Giustizia e dal Comune di Torino, sulle risposte al problema della devianza minorile, con particolare attenzione ai minori stranieri. È stato responsabile scientifico dell’unità operativa dell’Università del Piemonte Orientale per la ricerca PRIN 2006, dal titolo “Rapporto di causalità, colpa e delega di funzioni nella tutela penale del lavoro”; responsabile scientifico dell’unità operativa dell’Università di Torino della ricerca ex 40%, finanziata dal MURST, dal titolo «La riforma della parte speciale del codice penale» (1/1/1997-30/6/2000); consulente e supervisore nell’ambito del Programma europeo «Progetto STOP», dal titolo «Osservatorio sull’applicazione dell’art. 18 del D. Lgs. 25/7/1998 nel contesto delle norme di contrasto alla criminalità contro i migranti», Reference number: 2000/STOP/136, dal 2 gennaio 2001 al 31 maggio 2002; referente e coordinatore scientifico del Progetto Kalima, del Settore affari Internazionali e Comunitari, Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale, Regione Piemonte, nell’anno 2000.

Attività di ricerca
Un primo filone di ricerca di cui si è occupato concerne la sicurezza del lavoro e la sua tutela penale, con particolare attenzione ai alcuni temi di carattere generale in materia di tutela della salute dei lavoratori (quali i criteri di imputazione soggettiva, il rapporto causale, l’individuazione delle responsabilità all’interno dell’azienda, nonché di alcuni nuovi aspetti dello sviluppo dei mezzi informatici nei settori produttivi). A questo argomento ha dedicato la pubblicazione di alcune note a sentenza ed articoli specializzati.

Un secondo ambito di ricerca concerne la tematica dei reati di pericolo, nonché le problematiche, anche di natura costituzionale, di tali fattispecie incriminatrici, con particolare riferimento all’ambito della tutela della salute di consumatori. Frutto di tale attività di ricerca è la pubblicazione, presso la collana delle Memorie dell’Istituto Giuridico Università di Torino (ed. Giuffrè), della monografia “Reati di pericolo e tutela della salute dei consumatori”.

Ho studiato, inoltre, per alcuni anni, i problemi relativi alle misure di prevenzione, sia dal punto di vista storico, nella prospettiva di cogliere le ragioni della peculiarità del sistema italiano, che conosce interventi limitativi della libertà personale praeter delictum, sia sotto il profilo della utilità e legittimità di tali strumenti. Il lavoro di ricerca ha fruttato la pubblicazione di un volume, presso la collana delle “Memorie dell’Istituto Giuridico dell’Università di Torino”, dal titolo “La prevenzione inutile. Illegittimità delle misure praeter delictum” (ed. Jovene, Napoli, 1996).

Si è inoltre dedicato allo dei computer crimes ed alle problematiche di teoria generale del reato connesse alla criminalità via Internet (individuazione dei responsabili per i fatti illeciti on line, locus commissi delicti, responsabilità omissiva del provider), pubblicando un lavoro monografico, dal titolo “La responsabilità penale per i reati via Internet” (Jovene, Napoli, 2004).

Ha inoltre approfondito i temi legati alla pena e alla tutela penale dell’onore, ambito, quest’ultimo, nel quale è in corso di preparazione un lavoro monografico.