La scelta della Regione di suddividere in tre lotti la rete ferroviaria regionale che tipo di ricadute avrà sulla qualità e quantità del servizio e sui livelli occupazionali? E soprattutto riuscirà ad invertire, almeno nel trasporto viaggiatori, la tendenza al “declino ferroviario” dell’Alessandrino?
La situazione attuale è decisamente complicata, il nodo e i centri Alessandrini pur continuando ad essere utilizzati con intensità (e non potrebbe essere diversamente visto il numero elevato di linee), hanno perso nel corso degli anni i principali collegamenti
nazionali e interregionali; la regionalizzazione del trasporto locale non ha certo migliorato il servizio, ma ha creato confusioni tariffarie e riduzione di servizi in aree di confine fra regioni, sparizione di numerosi collegamenti su distanze medio lunghe, in particolare verso le altre regioni. Se permangono, ed in alcuni casi sono aumentati, diversi collegamenti per Torino e i proseguimenti diretti della linea per Genova, per le altre destinazioni occorre quasi sempre cambiare treno: alcuni interessanti collegamenti diretti con Milano sono stati fatti di recente da Trenord, ma andare a Bologna, Ventimiglia, La Spezia o oltre è un vero problema.
Un ulteriore questione da recuperare è quella delle (numerose, anche in provincia) linee ferroviarie chiuse durante la gestione regionale di Cota: Alessandria-Alba, Asti-Casale-Mortara, con il paradosso della Alessandria Ovada, aperta per i merci ma chiusa per i treni
viaggiatori.
La costituzione della nuova società ( Trenitalia/ GTT ) che gestirà verosimilmente il servizio ferroviario nel nodo di Torino allargandolo ad Asti e parte del cuneese e la proposta così formulata delle tre zone, se da un lato potrebbe risultare utile e positiva per il servizio riguardante una vasta area piemontese, dall’altro rischia di marginalizzare le zone degli altri due lotti, in particolare quello dell’ Alessandrino che, come abbiamo visto, necessita di forza e sinergia.
É quindi importante che le operazioni che riguardano un recupero del trasporto viaggiatori su ferro riguardino “tutto ” il Piemonte e si tenga conto della realtà di “confine”, ma proprio per questo estremamente importante anche da un punto di vista delle infrastrutture, del
nostro territorio: andrà inoltre affrontato il tema della sinergia con gli altri mezzi di trasporto pubblico, la nuova proposta di Agenzia Regionale in merito va seguita con attenzione.
*vicesegretario e responsabile trasporti PD provincia Alessandria
Saranno presenti