Alluvioni: vent’anni dopo, nulla è cambiato

14 anni fa in questi giorni iniziava la grande alluvione del 2000 che devastò l’intero Piemonte e soprattutto l’area del casalese con alcune migliaia di persone evacuate e danni per centinaia di milioni di euro. L’alluvione arrivava a distanza di soli 6 anni da quella del 1994 che causò molti danni e morti anche nella città di Alessandria.

A distanza di una ventina d’anni nulla è cambiato in Italia, ogni anno subiamo danni per miliardi di euro e i morti si contano a decine. Cambiano i Governi italiani in modo vertiginoso e i nuovi Presidenti del Consiglio continuano a fare promesse che sanno già non manterranno, sono anni che sentiamo che si investiranno miliardi di euro per la sicurezza idrogeologica e la prevenzione delle catastrofi, i fatti e le responsabilità sono ben chiare e sotto gli occhi di tutti ma quando accadono le disgrazie è tutto uno “scaricabarile” tra le varie Istituzioni, sport in cui noi italiani siamo sicuramente i campioni del mondo!

L’attenzione sui pericoli e le probabili tragedie deve sempre essere alta da parte
di tutti ed è per questo che vorremmo evidenziare in questa nostra lettera alcune criticità del nostro territorio rimaste ancora aperte:

1) Piano Comunale di Protezione Civile: è da encomiare lo spirito e l’applicazione del nostro corpo di volontari comunali. L’organizzazione della Protezione Civile comunale è molto migliorata rispetto al 2000 ma manca ancora la pubblicazione del Piano Comunale. In caso di emergenza alluvionale ( ma potrebbe anche essere chimica o radioattiva ….) ogni cittadino casalese ha il diritto di essere preventivamente informato sulle procedure e modalità di intervento sul proprio territorio. I morti di questi giorni purtroppo sono stati causati anche da una mancata e adeguata prevenzione e nei fatti non tutto ha funzionato nelle informazioni e procedure se il sindaco di una città si trova a teatro mentre i fiumi e i canali esondano. Vogliamo che il Piano di Protezione Civile Comunale sia pubblicato in tempi brevi sul sito internet del Comune di Casale e messo a disposizione delle eventuali osservazioni dei cittadini, sono anni che sollecitiamo questo semplice atto.

2) Arretramento Argine cascina Consolata: Il Sindaco, il Comune di Casale dovrebbe chiedere all’AIPO che fine ha fatto il progetto dell’arretramento dell’argine in prossimità della cascina Consolata. Secondo le dichiarazioni dell’allora Assessore Regionale Borioli i lavori per questa opera (che secondo i calcoli dell’Aipo avrebbe portato un importante abbassamento dei livelli idrici di oltre 30 cm) dovevano già iniziare dopo l’estate del 2010! Sono passati 4 anni e non si sa più nulla ….

3) Variante PAI e restrizioni Urbanistiche: Dopo l’approvazione delle variante urbanistica legata al PAI in cui le nostre osservazioni non sono state minimamente considerate e le pesanti restrizioni urbanistiche ed economiche che hanno subito i territori in sinistra del Po è necessario che il Comune di Casale approfondisca le “Condizioni di Rischio Residuale”, occorre fare una valutazione del rischio residuale approfondita anche alla luce della pubblicazione delle Mappe sulla Gestione delle Alluvioni predisposte dall’AdBPO ( Autorità di Bacino Fiume Po). Il Segretario Generale dell’AdBPO dott. Francesco Puma che abbiamo incontrato più volte si è detto disponibile ad incontrare il Comune di Casale insieme alla Regione Piemonte Difesa del Suolo per verificare appunto il rischio residuale sul nostro territorio. Questa disponibilità non era mai stata presa in considerazione dalla precedente Amministrazione ed ora chiediamo un forte interessamento in tal senso.

alla nuova Amministrazione Comunale ma soprattutto un interessamento diretto in tal senso da parte del Sindaco Palazzetti, e dell’Assessore Teruggi. E’ assurdo che il territorio comunale casalese abbia vincoli restrittivi che non hanno invece i comuni confinanti toccati ancora più duramente dalle precedenti alluvioni.

Non si mette in sicurezza idrogeologica il territorio con l’attuale Piano Regolatore, sono ben altre le azioni da fare!

4) Centrale idroelettrica sul fiume PO: Occorre che il Comune di Casale verifichi meglio il progetto della Centrale Idroelettrica che si vorrebbe installare in riva sinistra PO e a valle del ponte ferroviario, le condizioni di sicurezza idraulica devono essere perfettamente garantite. Uno sbarramento  (mobile…. ma fino a che punto?) che alzi il livello delle acque di diversi metri potrebbe creare delle criticità notevoli, sappiamo bene che le stesse AIPO e AdBPO hanno sollevato delle osservazioni in tal senso. Forti perplessità tecniche sono state sollevate anche da altri cittadini casalesi che conoscono bene il fiume Po, sono osservazioni di cui tenerne dovuto conto. I vantaggi economici ed ecologici devono sempre tenere in
considerazione anche la sicurezza idraulica per un’opera con tale impatto ambientale.

5) Manutenzione dei fiumi, delle rogge e dei rii casalesi: è necessario che il Comune di Casale chieda alla Regione Piemonte, all’AdBPO e AIPO che fine hanno fatto i piani di “Gestione dei sedimenti”, i disalvei, le manutenzioni normali e logiche dei fiumi non vengono più effettuate. Da una decina d’anni esistono studi e progetti che confermano che in certe zone ( ad esempio tra confluenza Po e Sesia ) vi sarebbero milioni di mc di materiale di sovralluvionamento, nulla è stato fatto. Certamente è più remunerativo per il Comune di Casale e per il Parco del Po concedere concessioni di escavazione e prelevamento in aperta campagna (vedi Cava tra Terranova e Frassineto), ma ha ancora senso procedere verso tale direzione dimenticando le manutenzioni dei fiumi? Deve essere effettuata una regolare manutenzione anche delle rogge e rii vari del nostro territorio (Castagna, Stura, Cornasso, Gattola ecc.).

Auspichiamo che le nostre osservazioni e proposte vengano accolte e prese in considerazione dal Sindaco Palazzetti e dalla nuova Amministrazione ricordando che il Sindaco stesso è la prima Responsabile della Protezione Civile e di tutte le altre questioni riguardanti la sicurezza territoriale.

Siamo come sempre disponibili ad ogni utile e costruttivo confronto.

Ringraziando per l’eventuale pubblicazione porgiamo cordiali saluti.

C.AL.CA.
Comitato Alluvionati del Casalese
Presidente e Consiglio Direttivo