Grenna (Saluzzo-Plana): “Più sinergia tra le scuole, un valore aggiunto per il nostro territorio”

grenna_robertoRoberto Grenna, classe 1973, nuovo preside del Saluzzo-Plana di Alessandria dal 1° settembre di quest’anno, arriva dal Ciampini-Boccardo di Novi Ligure, istituto che ha diretto (al primo incarico come dirigente scolastico) per due anni.

Nelle sue “vite precedenti”, come lui stesso ama dire, il professor Grenna ha insegnato informatica e ha fatto il consulente aziendale. Il suo curriculum studiorum annovera un diploma di perito informatico e due lauree, una in Scienze dell’Informazione e una in Sistemi per il trattamento dell’Informazione. Lo incontriamo nella segreteria del Saluzzo-Plana, per conoscerlo meglio e capire quali novità intende apportare all’Istituto che dirige.

Professor Grenna, che cosa l’ha spinta a fare il concorso per diventare dirigente scolastico?
Me lo sto domandando da tempo (sorride)… Scherzi a parte, credo che per poter lavorare nel mondo della scuola si debba avere sostanzialmente la possibilità di cambiare qualcosa. Un dirigente scolastico, pur essendo “libero” per legge di impostare la sua scuola come ritiene più opportuno, in realtà oggi ha le mani molto legate. Pur in questa condizione, esiste comunque la possibilità di operare perché almeno la sua scuola possa offrire quello che lo Stato oggi, con il taglio dei finanziamenti, non consente a tutti di offrire.

Approfondiamo questo tema. Quali sono a suo avviso i problemi che la scuola italiana dovrebbe affrontare e risolvere?
I problemi della scuola oggi sono, secondo me, di tipo strutturale. Oltre al taglio di fondi, io credo esista una “cattiva percezione” della scuola da parte di chi ci governa. Prova ne sia il fatto che i ministri che passano dalla Pubblica Istruzione sono quasi tutti universitari. Ebbene, esiste una grossa differenza tra scuola e università, anche da un punto di vista organizzativo e gestionale. L’università, per esempio, ha la possibilità di reperire fondi entrando nei progetti di ricerca; noi evidentemente no. Devo però dire che la scuola italiana tutto sommato funziona bene, in quello che è il suo compito. Grazie anche, o soprattutto, a persone di buona volontà. Vedo tanti qui da me che stanno al lavoro tutto il santo giorno e non vedono un euro in più rispetto al loro stipendio…

Veniamo al Saluzzo-Plana, allora. Quali sono i suoi progetti per l’Istituto?
In generale, ritengo che la scuola sia un vero e proprio “patrimonio dell’umanità”. Un Paese che vuole puntare su una crescita forte deve a mio avviso puntare sull’istruzione. Proprio per questo la mia idea è fare quadrato con le altre scuole di Alessandria: oltre a noi, il Volta, il Galilei, il Vinci e il Nervi-Fermi. Queste cinque realtà, oltre a gestire i bisogni formativi dei loro studenti, potrebbero creare una rete per mettere al servizio del territorio le loro potenzialità, che andrebbero a costituire un valore aggiunto per tutti, cittadini e scuole. Mi piacerebbe anche rafforzare la sinergia tra scuola e amministrazione comunale, per la parte per così dire “tecnica” e di progetto. Credo che mettendosi insieme si possa sopperire ad alcune mancanze… vedremo, io ce la metterò tutta.

Professor Grenna, quando lei è arrivato qui si è trovato tra le mani un Liceo Musicale nuovo di zecca… può già fare un primo bilancio di questa esperienza?
Finora ho tenuto tre riunioni con i docenti di strumento, e ogni volta che sono uscito da quelle riunioni mi sono sentito sempre più rinfrancato sul valore degli insegnanti e sul valore del corso. Ho visto docenti preparati ed estremamente motivati, con una grande voglia di fare. Confido che, superando le inevitabili difficoltà di questo primo anno, il corso diventerà un valido serbatoio per gli “studi alti” in Conservatorio.

Quanti sono gli iscritti a questo primo anno di Liceo Musicale?
Siamo partiti con 18 iscritti, poi dopo due defezioni dovute a motivi familiari i frequentanti sono diventati 16. Questi ragazzi ce la stanno mettendo tutta per lavorare con un orario molto complesso… consideri che ci sono circa 80 ore di docenza in totale, su 16 studenti. Il problema, secondo me, è solo di dare lo “spunto” alla candela per accendere il motore! Anche qui, la parola chiave è sinergia. In questo caso, ovviamente, con il Conservatorio di Alessandria.

Un’ultima domanda: come è stato accolto il professor Grenna al Saluzzo-Plana?
Sono stato accolto benissimo da tutti. L’impatto è stato estremamente positivo. Ho incontrato persone professionalmente valide e “collaudate”, anche nella gestione della macchina amministrativa. Forse sono stato favorito dall’avere fatto qui il presidente di commissione agli esami di Maturità negli ultimi due anni… Devo confessare che mi è spiaciuto molto andare via dalla mia vecchia scuola, il Ciampini-Boccardo di Novi Ligure. Ho lasciato dei collaboratori umanamente e professionalmente eccezionali, con cui avevo avviato diversi progetti che mi sarebbe piaciuto vedere realizzati. Ma adesso sono molto contento di essere qui… e poi, che un informatico come me si trovi a dirigere un polo umanistico come il Saluzzo-Plana, è davvero una sfida troppo bella da affrontare!

Andrea Antonuccio