La voce della luna: “Cinema, che passione!”

Voce della lunadi Pier Carlo Lava

 

La Voce della luna nasce come associazione di cultura cinematografica e umanistica nel marzo del 2013 ad Alessandria: abbiamo incontrato per parlarne Barbara Rossi, Nuccio Lodato e Michele Maranzana.
Qual è il bilancio di questo primo anno e mezzo di attività della vostra associazione?
Rossi: Il bilancio è senz’altro positivo. Abbiamo dato vita a molti eventi e progetti, anche più di quelli che ci saremmo aspettati. Dalla serata in ricordo di Anna Magnani, il 18 ottobre dell’anno scorso, a quella che ha visto la presenza in città di Silvio Soldini, a gennaio. Dalla rassegna ‘Davvero nuovi’, sui giovani autori del cinema italiano, in primavera, al laboratorio per immagini ‘Un’altra intelligenza’ e al Cineforum ‘Progetto Genitori’. Ci siamo confrontati con altre associazioni, abbiamo incontrato persone e avviato collaborazioni interessanti.

Ci sono stati eventuali contatti con altre realtà professionali al di fuori del territorio alessandrino?
Rossi: Sì, abbiamo realizzato, nell’aprile scorso, un laboratorio per immagini sulla dislessia rivolto a genitori, a formatori e docenti, presso la Bibliomediateca Mario Gromo di Torino, in collaborazione con il Museo del Cinema. L’interesse dimostrato dai partecipanti alla nostra iniziativa ci condurrà, nei prossimi mesi, all’organizzazione di un vero e proprio corso di formazione, in cui avremo modo di approfondire il lavoro formativo avviato nel corso del laboratorio. Siamo stati contattati anche da ‘Piemonte Movie’, associazione che lavora per diffondere la cultura cinematografica nella nostra regione, anche attraverso gli scambi e le sinergie con altre realtà associative presenti sul territorio.

L’associazione La Voce della luna sta delineando la sua fisionomia proprio nelProiettore cinema rivolgersi ai docenti e agli studenti delle scuole cittadine. Quali attività proponete nello specifico?
Rossi: Proponiamo in particolar modo corsi e laboratori di Educazione ai Media, per formare gli studenti ai linguaggi cinematografici e visivi, e per fornire agli insegnanti gli strumenti per educare attraverso le immagini. Nei prossimi mesi riprenderemo gli appuntamenti con il Cineforum ‘Progetto Genitori’, in collaborazione con l’Associazione Il Porcospino e Cultura e Sviluppo. Nei vari incontri proporremo la visione di film che raccontino storie relative al rapporto genitori-figli e alla relazione educativa, dentro e fuori il mondo della scuola. Con il nuovo anno scolastico abbiamo iniziato a lavorare a un progetto che abbiamo chiamato ‘Dreamwork’, in collaborazione con l’istituto Saluzzo-Plana di Alessandria, il Museo Etnografico ‘C’era una volta’ e con il patrocinio della Provincia. Il progetto prevede una serie di laboratori di formazione ai linguaggi visivi.

Come si configura, nello specifico, il progetto ‘Dreamwork’?
Maranzana: Il progetto ‘Dreamwork’ si configura come un insieme di laboratori di educazione ai linguaggi visivi e della comunicazione offerti agli studenti e condotti da diversi formatori: dalla fotografia, all’analisi del film, dalla realizzazione di un videoclip all’elaborazione di un magazine dedicato alla cultura e alle arti. L’intento finale è quello di rendere anche solo in minima parte i ragazzi consapevoli del funzionamento della “società dell’immagine” in cui vivono immersi, e degli strumenti di cui essa si serve per comunicare quotidianamente. E’ anche prevista una restituzione finale di quanto elaborato nel corso dei laboratori, sotto forma di un evento multiculturale aperto alla cittadinanza.

Quali sono per un circolo di cultura cinematografica come il vostro le condizioni di base che vi garantiscono la possibilità di continuare a realizzare progetti culturali per la comunità? Quali gli ostacoli e le difficoltà?
Lodato: Accantonando per un momento la non trascurabile necessità di un seppur minimo sostentamento economico, senza il quale risulta molto difficile continuare ad offrire alla comunità proposte di valore, un altro grosso ostacolo è rappresentato dalla ricerca di spazi cittadini adatti e disponibili ad ospitare eventi e proiezioni. Per fortuna, possiamo godere dell’ospitalità sia del Museo Etnografico del ‘C’era una volta’ di Alessandria e della sua responsabile Elena Garneri, che del Cinema Alessandrino, grazie alla lungimiranza del gestore Paolo Pasquale.

LattuadaLo scorso anno la Voce della luna ha partecipato all’organizzazione di una giornata di studi che ha avuto luogo, in autunno, a Tortona, in collaborazione con il Circolo del Cinema tortonese e la rivista Anima e Terra. Sono in programma altri appuntamenti dedicati agli studi di cinema nei prossimi mesi?
Lodato: Abbiamo in programma, sempre in collaborazione con il Circolo del Cinema di Tortona, una mattina di studi su Alberto Lattuada, sabato 15 novembre, nella ricorrenza dei cento anni dalla sua nascita; stiamo, inoltre, organizzando anche ad Alessandria, oltre che presso la libreria Namastè di Tortona, una presentazione del libro dedicato a Marilyn Monroe (n.d.r. di Nuccio Lodato e Francesca Brignoli, editore Le Mani, Recco). E non dimentichiamo che nel 2015 ricorreranno altri importanti centenari: dalla nascita di Orson Welles a quella di Ingrid Bergman.

Pensate di organizzare nuove rassegne cinematografiche? E quale pubblico vorreste eventualmente raggiungere?
Rossi: Non abbiamo preclusioni, ma ci piacerebbe raggiungere in particolar modo il pubblico dei giovani, degli studenti, e anche quelle persone che, per vari motivi, hanno difficoltà ad andare al cinema la sera.
Maranzana: Per questo abbiamo pensato a mini cicli di proiezioni mattutine per le scuole che raccontino le biografie di alcuni protagonisti della letteratura, della filosofia e della storia, distribuite tra l’autunno e la prossima primavera (il primo appuntamento sarà sabato 18 ottobre, con “Il giovane favoloso” di Mario Martone, presentato a Venezia, sulla vita di Leopardi).
Rossi: Inoltre, organizzeremo un ciclo di proiezioni pomeridiane dei 15 episodi di “The Story of film” di Mark Cousins, che racconta la storia del cinema in maniera accattivante, attraverso un collage di frammenti filmici e interviste ad attori e registi. Gli appuntamenti saranno settimanali, ogni martedì pomeriggio dal 4 novembre. Tutte le proiezioni verranno ospitate al Cinema Alessandrino, grazie alla disponibilità del gestore Paolo Pasquale, con speciali sconti e agevolazioni per chi rinnoverà, in quell’occasione, la tessera associativa e per gli studenti.

Ricordiamo i recapiti della vostra associazione per chi desiderasse contattarvi? Un’ultima domanda, che rivolgo a tutti: che cosa vi augurate per il futuro della Voce della luna, e quale augurio rivolgete, in ambito culturale, alla città?
Rossi: Chi desiderasse contattarci può scrivere a lavoce.dellaluna@virgilio.it, e verrà inserito nella nostra mailing list e costantemente aggiornato sulle nostre iniziative. E’ anche possibile visitare il nostro sito www.voceluna.altervista.org, oppure cercarci sui social network: su Facebook, dove abbiamo due pagine e un gruppo, semplicemente digitando ‘Associazione La voce della luna’ o ‘La voce della luna Media Education’; su Twitter @LaVoceLuna e @VoceLunaMED.
Per il futuro della Voce della luna io mi auguro che possiamo continuare a crescere nella nostra attività, accogliendo nel nostro gruppo nuovi collaboratori e continuando a fare rete con le altre realtà culturali cittadine. In ambito culturale, e non solo, il mio augurio alla città è che possa risollevarsi al più presto dalla crisi in cui versa; che possa di nuovo usufruire del suo teatro, e che abbia il coraggio di far emergere e valorizzare tutto quel fermento creativo che la anima, ma che spesso non è visibile in superficie.
Lodato: Pur coltivando una visione meno ottimista del futuro rispetto a quella di Barbara, eMagnani in attesa dell’uscita del suo libro su Anna Magnani, anch’io mi auguro che la situazione cittadina migliori, e che La voce della luna possa continuare al meglio il suo cammino, in collaborazione con gli altri circoli di cultura cinematografica cittadini, con i quali abbiamo un ottimo rapporto. Proprio in questi giorni siamo reduci dalla partecipazione all’annuale convegno di studi sul divismo organizzato a Bergamo dalla FIC, la Federazione Italiana Cineforum, cui aderiamo: siamo felici del collegamento che si sta instaurando tra quel contesto e la nostra associazione.
Maranzana: Per quanto riguarda La voce della luna, auguro che la nostra Presidente non si dimetta, perché la stiamo facendo lavorare troppo! Il mio auspicio per la città è che possiamo continuare a porci al suo servizio in ambito culturale, offrendo sempre proposte di qualità.