“La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. È una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. Gilbert Keith Chesterton
Di fronte allo stravolgimento che stiamo vivendo, che Chesterton profeticamente chiamava “La grande marcia della distruzione intellettuale”, è sempre più difficile capire che cosa è giusto e che cosa no, distinguere con chiarezza il bene dal male. Dare un giudizio su ciò che accade sembra veramente impossibile. Eppure, quante cose stanno capitando, nella nostra città e nel mondo, che ci interpellano continuamente sulla vita che facciamo e che desideriamo!
Come si può allora vivere senza disimpegnarsi, e senza teorizzare che una cosa vale l’altra solo perché al buio non riusciamo a distinguerne i contorni? C’è ancora qualcuno non ancora “piallato” dalla distruzione intellettuale? C’è ancora qualcuno per cui “due più due fa quattro”?
Credo che questo “qualcuno” sia il Papa. Un uomo concreto, capace di dialogare con tutti e di indicare senza compromessi la via al bene. Certo, sarà un po’ demodé per i gusti di taluni intellettuali abituati a sostenere una cosa o un’altra, a seconda del momento e delle convenienze… pure che le foglie in estate non sono poi così verdi.
“Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”.