Confagricoltura Donna, tre incontri ad Acqui Terme per conoscere cosa si produce in Provincia

Tornano in presenza gli incontri promossi da Confagricoltura Donna Alessandria, l’associazione che riunisce le donne imprenditrici impegnate in agricoltura. Il tema del ciclo di conferenze quest’anno sarà: “Le signore verdure”.

Tre gli appuntamenti, che si terranno ad Acqui Terme nella sede di palazzo Robellini, in piazza Levi, 7, concessa dal Comune di Acqui Terme, che patrocina l’iniziativa: il primo incontro sarà il 26 gennaio, dalle 17 alle 19. Relatore sarà Marco Visca, dottore agronomo, già dirigente tecnico di Confagricoltura Alessandria. Introdurrà il tema delle produzioni locali e dei diversi marchi di tutela (De.co, Pat, Dop e Igp).

Il secondo è in programma il 2 febbraio, sempre a palazzo Robellini, dalle 17 alle 19. Relatore è il dottor Giorgio Borsino, medico e specialista in alimentazione. Si parlerà del ruolo delle verdure nell’alimentazione, delle proprietà delle stesse e del loro utilizzo in cucina.

Il terzo appuntamento, giovedì 9 febbraio, si terrà invece nei locali dell’Enoteca regionale di Acqui Terme: prevede una cena di degustazione, il cui ingrediente principale sarà ovviamente la verdura.
 “Che le verdure debbano essere alla base della piramide alimentare è un elemento ormai noto. Non tutti sanno, però, cosa si produce nella nostra provincia e quali sono le eccellenze del territorio. L’alessandrino è, per varietà di colture, una zona di grandi ricchezze e potenzialità, con prodotti unici che ben possono diventare uno strumento di promozione territoriale e di uno stile di vita più sano, del ‘buon vivere’ – spiega la presidente di Confagricoltura Donna Michela Marenco –. Inoltre, si parla sempre più spesso di ‘resilienza’ e ‘produzioni a chilometro zero’, salvo poi acquistare prodotti fuori stagione o provenienti da altre parti del mondo. Ecco, riteniamo che conoscere meglio cosa coltivano nei campi i nostri agricoltori e come utilizzare al meglio ciò che cresce dalla terra, sia un modo per crescere e migliorarci, come comunità”.