“Complimenti al Sindaco Abonante, e al suo assessore al Bilancio, Antonella Perrone. Neanche lo sceriffo di Nottingham avrebbe saputo fare di meglio: appena insediata, la giunta di centro sinistra più grillini, per comodità detta campo largo, ha pensato bene di mettere immediatamente le mani nelle tasche degli alessandrini. Come se i redditi da lavoro nella nostra città, e nel nostro paese, non fossero già sufficientemente tartassati”.
Così una nota del gruppo consiliare della Lega al Comune di Alessandria commenta la decisione del Sindaco e della sua maggioranza di chiedere allo Stato la possibilità di aumentare ulteriormente l’addizionale Irpef comunale.
“Chiariamo bene agli alessandrini come stanno le cose – prosegue la nota della Lega. – Già oggi i lavoratori alessandrini, sia dipendenti che autonomi o liberi professionisti, pagano sui loro redditi un’addizionale Irpef comunale che è ai massimi previsti dalla legge ordinaria: ossia 0,8% sul reddito lordo. Conseguenza inevitabile del dissesto di 10 anni fa, e del conseguente piano di rientro ventennale da circa 4 milioni di euro l’anno. Bene: tutto questo al centro sinistra non basta, e ora l’intenzione è chiedere al Governo (Ministero Interno e Mef) la possibilità di applicare ulteriori aumenti, e precisamente l’1,1% di addizionale Irpef comunale ai redditi tra i 29 mila e i 55 mila redditi, e l’1,2% oltre i 50 mila. Un modo facile per fare cassa, certamente: ma sulla pelle degli alessandrini che lavorano, e producono reddito. Se il buongiorno si vede dal mattino, caro Sindaco, questo davvero non è un bell’inizio di mandato: cosa devono attendersi i lavoratori di Alessandria, per i prossimi cinque anni? Avete intenzione di stimolare le persone a vivere sempre più di reddito di cittadinanza, completamente detassato, rinunciando alle proprie attività professionali per sfinimento fiscale? L’approccio della Lega è stato, e sarà sempre, esattamente l’opposto: occorre creare sviluppo e lavoro, e quindi la platea dei contribuenti, mentre qui ci state prospettando una decrescita infelice, tra tasse e declino, respingendo le imprese che aspirano ad insediarsi sul nostro territorio”.
La Lega interviene anche sul tema della spesa corrente: “Si parla di razionalizzazione delle attività, e di riduzione dei costi di gestione dell’ente, ma vorremmo capire come. Ieri sera abbiamo solo capito, ad esempio, che la Presidenza del Consiglio Comunale avrà una dotazione di 10 mila euro, contro i 1.900 euro dello scorso anno: sarebbero queste le razionalizzazioni?”.
Importanti precisazioni, infine, sul fronte Alegas: “Il sindaco Abonante, sia pur a denti stretti, è stato costretto ad ammettere che vendere le quote di maggioranza dell’azienda che commercializza il gas e l’energia elettrica è stata scelta oculata. Bene, questo, diciamolo forte è chiaro, è successo per scelta precisa del sindaco Cuttica e della sua amministrazione. Altro che gallina dalle uova d’oro, come sosteneva la sinistra, con terminologia di trent’anni fa. Alegas è stata ereditata dalla loro gestione nel 2017 sì in utile di bilancio, ma con il trucco: ossia una montagna di crediti deteriorati, e non più esigibili. Con la gestione di centro destra l’azienda è stata risanata, e allocata
sul mercato a prezzi di assoluto vantaggio: 16,7 milioni di euro per l’80% delle quote, più altri 1,5 milioni di euro all’anno per 5 anni. La vendita delle quote di Alegas, caro Sindaco Abonante, è stata il miglior affare del comune di Alessandria negli ultimi dieci anni. Piuttosto diteci che intendete fare voi della Multiutility, oggi. Considerate AMAG asset strategico per la città? Intendete valorizzarla, e farla crescere, o siete intenzionati a venderla?”