Oltreponte in centro. Opportunità – Luoghi – Tecnologie – Riqualificazione – Ecosostenibilità, è il titolo del progetto del Comune di Casale Monferrato che ha ricevuto un contributo di 30 mila euro dal bando della Compagnia di San Paolo Prospettive urbane. Studi di fattibilità per la rigenerazione urbana.
«Ancora una volta – ha sottolineato il sindaco Federico Riboldi – la nostra progettualità ha dato ottimi risultati, facendo entrare la città di Casale Monferrato tra le quattordici aggiudicatarie di contributo, sulle ventidue partecipanti. Un grazie a chi ha lavorato al progetto e alla Compagnia di San Paolo che, attraverso i suoi numerosi bandi, continua a dimostrare la propria vicinanza al territorio».
Il bando, che si è chiuso lo scorso 15 luglio, prevedeva per gli Enti vincitori un contributo per le spese di affidamento di un incarico di consulenza esterna per l’elaborazione dello studio di fattibilità del programma di rigenerazione urbana presentato.
«Il nostro progetto di rigenerazione urbana – ha spiegato l’assessore Vito De Luca – ha puntato sull’attivazione di un circolo virtuoso, per il quale alla migliore qualità urbana corrisponda un migliore livello di vivibilità e di qualità delle relazioni sociali. L’obiettivo, quindi, è che i residenti di Oltreponte beneficino di un intervento a elevato impatto estetico e funzionale, innovativo nel concept e nella realizzazione. Su questi punti dovrà incentrarsi lo studio di fattibilità che sarà oggetto dell’incarico che andremo ad affidare già nelle prossime settimane».
In sintesi, i risultati attesi sono:
– favorire il senso di appartenenza al quartiere;
– migliorare la qualità della vita nel quartiere, il benessere collettivo e individuale;
– aumentare l’appeal immobiliare del quartiere;
– trasformare uno svantaggio (distanza dal centro città ed area a rischio marginalità) in punto di forza (un bel posto in cui vivere, porta di accesso di qualità alla città);
– migliorare le relazioni sociali nel quartiere, con una particolare attenzione ai soggetti deboli;
– diventare un polo di attrazione, invertendo in parte l’attuale tendenza dei flussi: il quartiere può diventare attrattivo per la fruizione del tempo libero anche dei cittadini di altri quartieri, con la conseguente rivitalizzazione delle attività commerciali del quartiere.
– favorire il senso di appartenenza al quartiere;
– migliorare la qualità della vita nel quartiere, il benessere collettivo e individuale;
– aumentare l’appeal immobiliare del quartiere;
– trasformare uno svantaggio (distanza dal centro città ed area a rischio marginalità) in punto di forza (un bel posto in cui vivere, porta di accesso di qualità alla città);
– migliorare le relazioni sociali nel quartiere, con una particolare attenzione ai soggetti deboli;
– diventare un polo di attrazione, invertendo in parte l’attuale tendenza dei flussi: il quartiere può diventare attrattivo per la fruizione del tempo libero anche dei cittadini di altri quartieri, con la conseguente rivitalizzazione delle attività commerciali del quartiere.
Per quanto concerne gli interventi previsti, riguarderanno in primis la riqualificazione degli spazi abitativi di edilizia sociale, la progettazione di nuovi spazi urbani nel quartiere, nell’ottica di favorire il miglioramento della qualità della vita e delle relazioni sociali.
Ampio spazio anche al green, con l’idea di installare colonnine di ricarica per veicoli elettrici, riqualificare lo spazio verde pubblico anche con la piantumazione di nuovi alberi nel quartiere, creare orti urbani, potenziare il servizio di Pedibus, installare panchine “smart” per la ricarica di eBike, dispositivi per la mobilità handicap e smartphone o installare una bacheca digitale o maxischermo a led.
Come si legge nel progetto presentato: «Alcune delle azioni proposte, oltre a rappresentare un’assoluta novità nel panorama cittadino, potranno essere replicate in altri contesti, per realizzare un effetto “moltiplicatore” del processo rigenerativo, che potenzialmente può replicarsi su altre zone della città».