di Graziella Zaccone Languzzi
“Fusse che fusse la vorta bbona”, diceva Nino Manfredi in un celebre tormentone di Canzonissima 1959-60, e forse è la volta buona anche per vedere finalmente la realizzazione dei lavori manutentivi nell’alveo del Tanaro nel tratto tra il ponte della Ferrovia e ponte Forlanini, ad Alessandria.
Se ne parlò ad ottobre 2019 e per l’occasione stilai una pagella.
Andiamo per gradi, perché ogni cosa ha il suo inizio: Giuseppe Monticone (nome noto per la sua ormai storica ventennale battaglia per ottenere il diritto di potersi rilocalizzare) nel 2017 iniziò la sua crociata per la pulizia dell’alveo sotto al ponte Forlanini e del tratto alessandrino del Tanaro.
Nell’ottobre 2019 mi comunicò che il Consigliere comunale della Lega Gianni Ravazzi aveva preso contatti con A.I.PO e incontrato i vertici dell’Agenzia sollecitando un intervento di pulizia e risistemazione spondale con asportazione di diverse migliaia di metri cubi di “materiale litoide” che limitava il flusso del fiume.
Il consigliere Ravazzi fa parte della Commissione Ambiente del comune di Alessandria, e con il benestare del Sindaco Cuttica di Revigliasco decise di prendere in mano la questione sicurezza idrografica.
Per questo dopo i primi contatti, su richiesta dell’Ing Luigi Mille, Direttore Generale di A.I.Po, inviò una relazione sulla situazione del Tanaro in città con le richieste di intervento. L’ing. Mille venne in città e incontrò più volte Ravazzi e poi anche il Sindaco Cuttica e convenne che gli interventi richiesti erano da realizzarsi. Prese l’impegno di trovare i fondi e di provvedere…
Bisogna riconoscere che Ravazzi in questo impegno ci ha “messo la testa” e ha fatto il percorso giusto, vale a dire che quando in “loco vi è poca attenzione” si va alla fonte: in questo caso contattare la sede AIPO di Parma e relazionarsi con il Direttore generale, l’Ing. Mille, si è rivelata scelta vincente.
I lavori avrebbero dovuto concludersi per il 25° anniversario della disastrosa alluvione del ’94, ma non iniziarono neppure entro dicembre.
Su Alessandria molto è stato fatto nei 26 anni dal tragico 06 novembre ’94, ma durante la piena del 26 novembre 2016 l’abbiamo scampata per un miracolo di circa 30 cm.: “La lunga notte di Alessandria aspettando il colmo della piena del Tanaro”.
In sintesi: quattro ore di paura con il livello del fiume che ha sfiorato il parapetto del lungo Tanaro: il sindaco aveva firmato l’ordine di evacuazione per i residenti ai primi piani dei quartieri degli Orti, Osterietta, Cittadella e Piscina. Alle 2 rientrata l’emergenza.
Questo significa chiaramente che il rischio c’è sempre, e lasciare un po’ di spazio al fiume (ripulendo le sponde ed effettuando la manutenzione degli argini) significa guadagnare un livello di sicurezza più tranquillo.
Da troppi anni la grande difficoltà è pulire gli alvei fluviali da vegetazione e materiale litoide, ghiaia, sabbia, sassi e nel caso alessandrino mattoni del vecchio ponte detto Cittadella e pezzi del vecchio ponte Forlanini lasciati dai vari cantieri (ci sono foto e filmati che lo dimostrano).
Se non ci sono gli ambientalisti a mettere gli stop, ci pensa quel “cancro” italiano chiamato burocrazia, poi ci sono i soliti rimpalli di competenze, e l’eterna litania “mancano i soldi”.
Insomma da anni nulla viene fatto, e questo fa sì che ad ogni maltempo accadano tragedie già previste, inevitabili figlie dell’incuria. E’ cronaca non solo alessandrina, ma nazionale, e alluvioni disastrose si susseguono un po’ ovunque.
Durante il 2020, ad ogni ‘botta’ di maltempo chi ha già subìto una o più alluvioni (come Giuseppe Monticone) tirava un sospiro di sollievo per averla “sfangata”, e ogni volta ci si chiedeva quando sarebbero partiti i lavori preannunciati nell’autunno 2019. Giuseppe Monticone puntualmente si recava sugli argini a controllare, ma nulla all’orizzonte.
Sabato 5 dicembre decidemmo di telefonare al Consigliere Gianni Ravazzi per chiedere notizie, e Ravazzi molto cortesemente preparò una relazione con le motivazioni del ritardo di un anno.
La trascrivo come ci è stata inviata lunedì 7 dicembre.
RAVAZZI: riassumo tutti i passaggi che ci sono stati e le ragioni dei “ritardi”.
– Tralasciamo il lavoro per arrivare ad ottenere l’ufficialità dell’intervento che era previsto per l’autunno 2019 e partiamo dalla ragione che ha fermato l’inizio dei lavori in quel momento.
– L’alluvione dell’autunno scorso del Bormida ma anche di altri corsi d’acqua sotto il controllo di A.I.Po ha bloccato le procedure in atto e non ancora partite, compresa l’assegnazione dei lavori sul Tanaro.
– Quando ad inizio del 2020 si stava ripartendo con le procedure di assegnazione è arrivato il COVID che ha bloccato tutto.
– Dopo la prima ondata COVID si è proceduto a riappaltare i lavori e si sono dovute nuovamente affrontare tutte quelle fasi preliminari ai lavori (test bomba ecc) per via delle piene sopraggiunte nell’autunno-inverno precedenti.
– Si è così arrivati a settembre 2020 con l’assegnazione dei lavori alla Ditta appaltante.
– A oggi è ripulita la riva, e ora si è solo in attesa del via libera da parte delle autorità (test bomba e test sul materiale litoide) per poter iniziare l’estrazione del materiale stesso.
– Di seguito, in neretto, a conferma che già nell’autunno 2019 si era pronti a partire ecco la richiesta di manifestazione di interesse (che ha poi aggiudicato il materiale litoide asportato alle cascine che lo avranno in regalo per farsi gli argini di difesa).
REGIONE PIEMONTE BU39 26/09/2019
AIPo Agenzia Interregionale per il fiume Po – Parma
AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER CONFERIMENTO DI MATERIALE ALLUVIONALE DERIVANTE DAI LAVORI DI RIPRISTINO DELL’OFFICIOSITA’ DELLA SEZIONE DI DEFLUSSO DEL FIUME TANARO NEL CONCENTRICO DI ALESSANDRIA
A seguire parte del documento AIPO che dimostra l’avvenuto appalto dei lavori corredato da due immagini del cartello di inizio cantiere situati in via Pavia A.I.Po (Agenzia Interregionale per il fiume Po).
A.I.Po (Agenzia Interregionale per il fiume Po)
OGGETTO: AL-E-318-M: CUP B33H19000460002 – COD.OPERA NR. 943 – CIG LAVORI: 8375803B48.
Intervento: estrazione e asportazione materiale dall’alveo del fiume Tanaro nel concentrico di Alessandria.
Convocazione consegna in via d’urgenza.
Con riferimento ai lavori in oggetto, vista l’aggiudicazione a codesta Impresa a seguito di procedura negoziata tenutasi in data 03/09/2020, visto l’art.8 comma a) della Legge 11 settembre 2020. 120, pubblicata sulla G.U. n. 228 del 14 settembre 2020, si comunica che il giorno 24/09/2020, il Direttore dei Lavori, Geom. XXX, come da intese per le vie brevi, provvederà alla consegna dei lavori in oggetto, con ritrovo presso la sede dell’Ufficio Operativo di Alessandria alle ore 10.00.
Sempre lunedì 7 dicembre il Consigliere Gianni Ravazzi ci comunicò che mercoledì 9 dicembre avrebbe ricevuto un documento ufficiale da AIPO e ce l’avrebbe inviato, così è stato.
Nella nota Ravazzi ci ha anche tenuto a informarci che in tutto questo tempo l’Ing Mille lo ha costantemente tenuto informato di ogni passaggio e delle Ragioni di ogni ritardo, mostrando grande attenzione per il nostro territorio e che gli uffici di Alessandria sono stati sempre molto solerti a dare risposta ad ogni sua domanda. A sua volta lui ha costantemente tenuto informati gli agricoltori a cui verrà fornito il materiale litoide estratto durante i lavori , perché possano costruire gli argini di difesa delle loro cascine.
Si fa seguito alla comunicazione prot.22675 del 17/09/2020 relativa alla consegna dei lavori di manutenzione straordinaria dell’alveo del Fiume Tanaro nel concentrico cittadino, per riportare un sintetico aggiornamento sullo stato di attuazione degli stessi, in esito a richiesta formulata per le vie brevi.
In seguito alla consegna dei lavori, l’impresa aggiudicataria ha provveduto a individuare la ditta specializzata per l’esecuzione della campagna di bonifica da ordigni bellici, prevista dal coordinatore per la sicurezza per escludere, durante le attività di scavo, il potenziale rinvenimento di ordigni bellici residuati bellici inesplosi, secondo la normativa vigente.
Appena l’autorità militare rilascerà il proprio parere vincolante, la ditta, G.A.P. Service s.r.l. di Ponte San Nicolò (PD), eseguirà la campagna con una tempistica prevista in venti giorni giorni circa, salvo condizioni meteorologiche avverse, cui seguirà il collaudo dell’autorità militare stessa e l’avvio dei lavori di scavo.
Nel mentre si è provveduto ad effettuare nei giorni scorsi la preliminare pulizia delle aree mediante taglio di vegetazione dell’intero tratto oggetto dell’intervento, come da documentazione fotografica allegata.
Si resta a disposizione per ogni chiarimento e si porgono cordiali saluti.
Il Dirigente Direzione Territoriale Idrografica Piemonte Orientale
Dott. Ing. Gianluca Zanichelli
Ref: RUP
Ravazzi ci ha anche tenuto a sottolineare che in tutto questo tempo l’Ing Mille lo ha costantemente tenuto informato di ogni passaggio e delle ragioni di ogni ritardo, mostrando grande attenzione per il nostro territorio e che gli uffici di Alessandria sono stati sempre molto solerti a dare risposta ad ogni sua domanda. A sua volta lui ha costantemente tenuto informati gli agricoltori a cui verrà fornito il materiale litoide estratto durante i lavori , perché possano costruire gli argini di difesa delle loro cascine.
A conclusione: la sicurezza dai rischi idrogeologici ci sta a cuore, come cittadini abbiamo il dovere di denunciare ciò che non va, di chiedere a chi eletto conto delle situazioni che ci riguardano e che riguardano l’intera città, ci vuole solo un po’ di volontà e interesse per il bene pubblico, essere cittadini non significa delegare ad altri la cura dei beni comuni, ma trovare un po’ di tempo per controllare e “spronare” chi ha la responsabilità di un territorio.
Faccio notare che una settimana fa circa chiedevamo conto dei ritardi al Consigliere Gianni Ravazzi, e in pochi giorni ci ha fornito ogni informazione e documenti in suo possesso. Ora si può essere più tranquilli ed è così che deve essere il rapporto tra cittadino e il governo del proprio territorio.
Grazie anche a cittadini come Giuseppe Monticone che ritengo una “sentinella sul fiume” e agli amici Senetta, Manzini, Boldrin di “Svegliati Alessandria – La città dei Vigili del Fuoco” che mi forniscono foto e filmati su situazioni di interesse pubblico.