«Anche se può apparire strano, questo è il momento di pensare al dopo, di guardare avanti, di gettare le basi per essere davvero pronti quando l’emergenza sarà finita». Maurizio Sciaudone, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia al Consiglio comunale di Alessandria, ritiene che sia necessario iniziare adesso a ragionare e discutere del futuro dell’economia insieme alle associazioni di categoria, alle parti sociali, a tutti i portatori di interesse che saranno coinvolti nel ‘dopo coronavirus’.
«È questo il momento – afferma Sciaudone – per cominciare a ragionare in prospettiva e non rischiare di essere impreparati quando sarà il momento della ripartenza. Ci sono molti elementi da analizzare rispetto all’impatto su tutta l’economia, la pandemia lascerà una ferita profonda che forse non si rimarginerà del tutto. Ecco perché un’amministrazione locale deve cominciare adesso a sviluppare iniziative di ascolto e, poi, politiche decisionali, ovviamente in base alle competenze e alle risorse a disposizione. Capire quanto peserà questa devastante emergenza sul prodotto interno lordo provinciale, quali saranno i settori più in crisi (penso per primi al commercio, al turismo e a tutto il terziario), che cosa si attendono le imprese dalla pubblica amministrazione: su questi fronti dobbiamo iniziare a riflettere».
A giudizio di Maurizio Sciaudone quella che si profila, dopo «la netta, brusca e dolorosa separazione dal passato prima del covid-19», è una fase che può «stimolare l’orgoglio locale e favorire lo sviluppo di nuove idee per una economia che non sarà, forse, più quella di prima. Per questo motivo ho già proposto di convocare una apposita Commissione consiliare, in occasione della recente riunione della Commissione capigruppo, e ho coinvolto Emanuele Locci, presidente del Consiglio comunale, per attuarla. La stessa proposta – conclude Sciaudone – la farò al presidente della Provincia affinché coinvolga tutti i sindaci per conoscere la ricaduta sui loro territori, il quadro dettagliato di tutti i comparti economici, e essere il portavoce dell’intera comunità provinciale in Regione».