di Graziella Zaccone Languzzi
Prime pagelle del nuovo anno: il massimo voto va alla società civile, alle persone comuni. Voto 10 al piccolo gesto spontaneo di una classe elementare a favore delle famiglie dei tre giovani Vigili del Fuoco vittime del dovere. Voto 10 per l’amore per i libri di un bimbo di sette anni che in un anno ne ha letti cinquanta, e voto 10 anche a chi da venti anni si prodiga senza stancarsi per chiedere sicurezza per il proprio territorio. Un 2020 con il desiderio di guardare al futuro, e provare ad affrontare il domani con speranza e responsabilità: con il buon proposito di non “smettere di sognare”. GZL
1) Ai piccoli alunni, ai loro genitori e alle insegnanti della Classe 3a/B della scuola primaria Istituto Bovio di Alessandria per il piccolo dono di Natale destinato alle famiglie dei tre Vigili del Fuoco Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonino Candido, vittime del dovere nell’esplosione della cascina di Quargnento. L’idea è partita da Elisa Cristina, la mamma rappresentante di classe e di Istituto: utilizzare i fondi raccolti per il tradizionale dono natalizio che si fa alle maestre della 3a/B, devolvendoli al ricordo di questi tre eroi. Elisa Cristina è mamma molto attiva e molto sensibile nel ruolo di rappresentante di classe, attenta al buon andamento delle attività, mamma che si è molto attivata circa due anni fa per il ripristino del corridoio della Bovio, parte importante di collegamento tra classi e palestra, che presentava evidenti danni da moltissimi anni (ne sono testimone). Elisa Cristina ha avanzato la sua proposta, subito abbracciata dai genitori e dalle insegnanti, che hanno pure partecipato con un contributo. Il 23 dicembre 2019 è stato effettuato il bonifico bancario sul conto corrente creato ad hoc. Devolvere la cifra raccolta, oltre ad essere un dono di solidarietà, è un pensiero affettivo di questa piccola “comunità” della classe 3a/B del Bovio di fronte alla tragedia che ha sconvolto le famiglie di Marco, Matteo, Antonino. Alunni, genitori e insegnanti hanno dimostrato che tali gesti spontanei fatti col cuore hanno il potere magico di far sentire il calore e la vicinanza a queste famiglie duramente colpite, e nel caso specifico è un modo di dire grazie a chi ha immolato la propria vita facendo il proprio dovere, e cercando di mettere in sicurezza i cittadini. Una bella e apprezzabile buona azione.
Voto: 10
2) A Matteo Solerio, un bimbo di Casale Monferrato di sette anni con la passione per la lettura e l’amore per i libri: “Matteo, 7 anni, l’amico geniale. Come la piccola Lila divora libri”.
Matteo Solerio ha solo sette anni, legge da nemmeno un anno, ma ha già divorato una cinquantina di libri. Io che amo i libri e la lettura da sempre quando ho letto questa notizia su La Stampa sezione locale a firma Franca Nebbia (ripresa due giorni dopo a livello nazionale per la sua particolarità), mi sono sentita ‘trasportata’ indietro negli anni, sto parlando degli anni fine ’50. quando frequentavo le elementari a Felizzano ed ero costretta ad andare a ripetizione dalla Prof. Delfina Rola, che mi riceveva in una stanza immensa con volte altissime e pareti tappezzate di libri rigorosamente foderati in carta blu/zucchero, con sul dorso una etichetta bianca bordata di blu su cui in bella calligrafia c’era il titolo. Un libro lo ricevevo a Natale, e me lo dovevo far bastare per tutto l’anno. Conoscendo la mia passione alla lettura la Prof. Rola me ne prestava sempre uno con la raccomandazione di non sgualcirlo. Ho letto di tutto: fiabe, avventura, storia, e con i libri ho pure viaggiato. La mia passione l’ho trasferita in modo naturale a mia nipote Camilla, che divora libri ora pure sul tablet. Tornando a Matteo, si legge nell’articolo che è stato insignito del titolo di “lettore vorace” dalla biblioteca ragazzi Luzzati di Casale Monferrato, con pochi altri ragazzini che, come lui, si cibano ogni giorno di pane e libri; Alessandra Marcu, Giacomo Barigazzi, Beatrice Casciotta, Clarissa Gilardenghi e Nicolò Merlo. Ma Matteo è il più piccolo, in un certo senso quindi il più meritevole, gli altri voracissimi lettori casalesi hanno dagli 8 ai 12 anni. La passione deve averla “ereditata” dalla mamma, la Sig.ra Claudia che legge molto e lavora alla biblioteca di Casale, e ad ogni nuova uscita di un libro lo porta a casa e insieme a Matteo trascorrono le ore a leggere. A leggere si dovrebbe iniziare da piccoli, chiaro è che ci vuole l’esempio dei genitori e/o nonni. Leggere è importante per lo sviluppo linguistico, sociale, cognitivo ed emotivo, perché aiuta a sviluppare il linguaggio e ad arricchire il vocabolario. Leggere permette al bambino di esplorare e conoscere il mondo che lo circonda, aiuta ad acquisire competenze e strategie per muoversi nella realtà di tutti i giorni e lo prepara ad affrontare le difficoltà della vita quando sarà grande. leggere ha anche effetti positivi sulla memoria. Matteo da grande vorrebbe diventare scrittore, forse un bel dì si sentirà parlare di lui, e firmerà il bestseller più conteso e più venduto … è il mio augurio.
Voto: 10
3) Al C.AL.CA. – Comitato Alluvionati del Casalese. Il massimo voto se lo conquista grazie alla sua costanza, e al fatto che non si arrende da molti anni. Il Comitato sta entrando nei venti anni, nato nel novembre 2000 dopo una disastrosa alluvione che colpì i quartieri di Oltreponte, Nuova Casale e le frazioni di Terranova, Casale Popolo, mentre la città fu risparmiata. Molto attivo, per anni il Comitato ha organizzato importanti convegni con alte personalità della politica nazionale, locale, varie istituzioni ed enti preposti in ambito. Rapporti diretti con Governi e con le Commissioni ambiente Camera e Senato per evitare l’obbligatorietà dell’ assicurazione sulle calamità per tre finanziarie, dal 2003 al 2006, e nel 2006 la Confedilizia nazionale nella persona del suo Presidente Corrado Sforza Fogliani portò le nostre istanze in audizione nella Commissione della Camera. In diciannove anni centinaia di Protocolli sono partiti dal CALCA verso i vari enti, amministrazioni ed istituzioni, con le richieste di interventi sul territorio casalese. Nel 2005 il CALCA affiancato da Codacons Piemonte presentava un Esposto al Tribunale di Casale Monferrato per denunciare i ritardi nel proseguo della messa in sicurezza, ma vi è stato molto di più. Collaborazioni con i vari organi di informazione non solo locale ma nazionale, e nel settembre 2005 Report/Rai 3 impostò una trasmissione quasi interamente con filmati ed interviste al CALCA, sui problemi ancora in essere nel territorio casalese coinvolto nell’alluvione 2000. Diciannove anni di impegno a scapito della vita privata di ognuno dei componenti, svolto con generosità e senza tornaconti personali. Ogni componente del Direttivo ci ha messo del suo per portare avanti questa forma di volontariato apartitico, ottenendo pure importanti risultati. La notizia è di questi giorni: a Casale Monferrato dopo anni e decine di lettere del CALCA ad ogni istituzione, amministrazione ed Enti preposti, verrà finalmente rimossa buona parte dell’isola/foresta sul fiume: “Casale Monferrato: si demolisce la crosta dell’isola di ghiaia al centro del Po”.
Un risultato di cui gran parte è merito del Comitato (che negli anni ha sprecato fiumi di parole, scritti e tempo per la rimozione di tale ingombro), e Franca Nebbia de La Stampa che ci segue passo a passo da anni, nell’articolo lo sottolinea. Rimane ancora l’arretramento dell’argine di Cascina Consolata, praticamente di fronte al quartiere Nuova Casale che, in caso di nuova alluvione, rischierebbe di essere invaso dall’acqua. Voto 10 a questo storico Comitato, unico sul territorio ancora attivo, del cui Consiglio Direttivo faccio parte dal 2001, con funzione di segreteria.
Voto: 10
Grazie a Franca Nebbia per le foto di queste pagelle.