Sicurezza idrogeologica del Casalese: molto resta da fare

Spett.le AIPO

Sede di Parma : alla C.a. del Direttore Ing. Luigi Mille

Sede di Alessandria : alla C.a. Ing. Gianluca Zanichelli

Sede di Casale Monf.to : alla C.a. Ing. Laura Casicci

 

Spett.le Autorità di Bacino Fiume Po

Sede di Parma : alla C.a.del Segretario Generale  Dott. Meuccio Berselli

 

Spett.le Protezione Civile

Nazionale  – Dott. Angelo Borrelli

Regionale Direzione A18000  –  Dott. Luigi  Robino 

Provinciale AL – Responsabile Protezione Civile Dott. Matteo Robbiano

 

Spett.le Regione Piemonte

Alla C.a. del  Presidente Dott. Alberto Cirio

Alla C.a. Assessore alla Difesa del Suolo e Protezione Civile   Dott. Marco Gabusi

 

Spett.le Comune di Casale Monferrato

Alla C.a. del Sindaco Sig. Federico Riboldi

Alla C.a. del Vice Sindaco Sig. Emanuele Capra

 

Oggetto : Sicurezza idrogeologica del Territorio Casalese – Richiesta Urgente di informazione alla Popolazione interessata (tot. pagine 03)

 

 

Egr. Signori buongiorno,

nella triste ricorrenza  e a 19 anni esatti dall’Alluvione 2000 desideriamo portare ancora una volta alla vostra attenzione le problematiche irrisolte del territorio casalese e segnalate più volte in tutti questi anni ( l’ultima volta al Comune di Casale Monferrato nel giugno di quest’anno ), un triste copia- incolla che si ripete ogni anno  .

La popolazione casalese (il ns. Comitato Alluvionati C.AL.CA.  conta oltre 1.500 sostenitori ) chiede da anni una risposta concreta da parte degli Enti preposti ai seguenti punti :

 

  • Livelli idrometrici e massima piena : E’ necessario che in tempi brevi vengano effettuate nuove verifiche e date rassicurazioni precise e non vaghe sull’effettivo contenimento tra gli argini del ns. territorio della massima piena  infatti ,secondo le nuove indicazioni dettate dal “Piano valutazione e gestione del rischio alluvioni “,  la piena di riferimento duecentennale  a Crescentino è di circa 8.500 mc/sec. e non più di 7.450 mc. /sec. come precedentemente indicato . Quali sono allora gli attuali  franchi arginali nel territorio casalese ? Occorre una verifica puntuale e confermata  in tempi brevi  da parte di Aipo e ADBPO (Autorità di Bacino Fiume Po) sul contenimento tra gli argini  per la massima piena prevista, soprattutto per le criticità rilevate tra il ponte stradale e quello ferroviario.

 

  • Arretramento argine Cascina Consolata : Nell’ultimo incontro avuto il 11/09/2018 in Comune di Casale  con l’Amministrazione Comunale e  i Responsabili Locali ( Ing. Laura Casicci, Carlo Condorelli )  e delle Sede AIPO di Parma (il Direttore Ing. Luigi Mille ) è stato promesso solennemente che  i lavori di arretramento per l’argine sinistro  in prossimità di Cascina Consolata  sarebbero partiti quest’anno e completati entro il 2020 . Questa importante opera di messa in sicurezza annunciata nel febbraio 2010 ha subito 9 anni di ritardi e innumerevoli solleciti da parte nostra, ulteriori ritardi non saranno più accettati. Siamo a metà ottobre  e non si è ancora visto il progetto definitivo per l’arretramento dell’argine e non si hanno notizie di inizio lavori .

 

  • Lavori per la creazione di una “Diga Mobile “ e centrale idroelettrica : ogni sbarramento artificiale sul fiume può diventare fonte di pericolo per questo riteniamo un grave errore non aver concesso l’installazione della prevista centrale idroelettrica in Po già in prossimità dello sbarramento della diga Lanza , è per noi fonte di preoccupazione aver concesso la costruzione di tale manufatto in prossimità della strettoia davanti alla Nuova Casale senza prima aver realizzato l’arretramento dell’argine Cascina  Consolata , questo farà alzare notevolmente i livelli idrici nel tratto più critico del fiume Po , quello che attraversa la ns. Città . Perché Le opere di sicurezza non vengono realizzate ma quelle che possono creare pericolo invece  vanno avanti celermente ?

 

  • Manutenzione idraulica del Fiume Po e dell’idrografia minore : E’ dal 2004/2005 che nel Fiume Po non viene fatta nessuna manutenzione /gestione e asportazione dei sedimenti  , non si toglie di fatto  un chicco di ghiaia , segnaliamo inoltre  la scarsa manutenzione dell’idrografia minore …Tutto questo che senso ha ? L’isola /promontorio che dalla Canottieri arriva quasi al ponte stradale è solo la punta dell’iceberg della situazione in cui versa il nostro fiume , nel punto più stretto del fiume Po e in prossimità del ponte stradale  viene lasciato da anni -sotto l’indifferenza delle varie Istituzioni -questo ostacolo al defluire delle acque,  la manutenzione dei fiumi deve essere regolare e pagata se necessario,  è dal 2007  che bisognerebbe asportare oltre 3 .000.000 ( tre milioni !) di metri cubi dalla confluenza Po- Sesia , altri 1,5 milioni di metri cubi da Valmacca  e 1,7 milioni di metri cubi da Bozzole , in questi dodici anni si pensa che questi metri cubi siano spariti o siano aumentati ?  Non vogliamo vedere lacrime di coccodrillo alla prossima alluvione! Sarà inutile incolpare il destino o i massimi sistemi quando le colpe sono già da ora  facilmente individuabili e non funzionerà  lo “scaricabarile “ tra un Ente ed un altro . Il disinteresse dello Stato e   degli Enti che dovrebbero pianificare e  sorvegliare i nostri corsi d’acqua  sono sotto gli occhi di tutti. Da anni  non si investe nella prevenzione ma neanche nel dopo emergenza.  Deve essere chiaro a chi è stato alluvionato nel 2000 che oggi in caso di nuova calamità alluvionale  non ci sarebbero più i rimborsi ottenuti ( pur con mille fatiche ..) di allora , gli esempi dei terremotati del Centro Italia e dei cittadini colpiti da alluvioni, frane e dalle mille emergenze quotidiane in questa nostra fragile Italia sono oramai evidenti, così come la rabbia e la rassegnazione delle popolazioni colpite.
  • Piano Comunale di Protezione Civile :  E’ da oltre quindici  anni che chiediamo alle varie Amministrazioni Comunali di Casale succedutesi in questi anni (perciò anche alla attuale Amministrazione !)  di informare esaurientemente la popolazione interessata sul Piano di Protezione Civile Comunale pubblicandolo ad esempio sul sito internet  del Comune e rendendolo disponibile a chiunque voglia esaminarlo perché in caso di reale emergenza non si conoscono ancora alcune essenziali informazioni quali  ad esempio  :  dove sono ubicate esattamente le aree di attesa e informazione ? dove si devono portare gli autoveicoli in caso di evacuazione delle zone a rischio ? Se il Piano Comunale è pronto da tempo perché la popolazione interessata  non viene adeguatamente informata ? Dopo 19 anni dall’Alluvione certi ritardi nell’informazione non sono più tollerabili . Le recenti incriminazioni con risvolti penali per i Sindaci e gli assessori competenti di Genova/Liguria/Livorno non sono forse sufficienti  ad allarmare l’Amministrazione Comunale ?

 

  • Opere indispensabili per la messa in sicurezza e limitazioni urbanistiche : Oltre 6  anni fa  in occasione delle osservazioni al PAI come C.AL.CA.  abbiamo suggerito di praticare una serie di aperture /fornici sul rilevato ferroviario in modo da eliminare il pericolo dell’”effetto diga” ad Oltreponte visto che il quartiere ha una forte pendenza verso la ferrovia  e questo rilevato ferroviario nel corso dell’Alluvione 2000 ha impedito alle acque di defluire aumentando i livelli delle acque sino a circa 2,5/3 metri in prossimità della ferrovia…. 6 anni e non è stato fatto nulla e il pericolo rimane ! In compenso sono stati imposti vincoli urbanistici che impediscono ogni sviluppo nelle aree a Nord di Casale ( Oltreponte , Popolo e Terranova) un 20% del territorio casalese a cui è negato ogni sviluppo e fa un certo effetto  rileggere ancora  oggi  le dichiarazioni del Vicesindaco Ettore Coppo del 2004 in cui si sollecitavano i collaudi delle opere da parte dell’Aipo…in modo che si possa richiedere alla Regione di superare il blocco delle attività edilizie e il Comune possa riprendere la politica di sviluppo urbanistico dei quartieri già provati dagli eventi alluvionali , peccato che le cose siano andate nel verso  contrario!  Che senso ha avuto allora effettuare lavori  e opere sul fiume per oltre 30 milioni di euro ? L’imposizione di certi vincoli urbanistici  ha poi avuto un effetto boomerang  per la ns. città come nel caso del pur controverso progetto del DTT e azzerato le aspettative  dell’Amministrazione Comunale per  quel  progetto  e per la riqualificazione dell’area ex – Gaiero.

 

I cittadini casalesi  e il ns. Comitato C.AL.CA. chiedono agli Enti preposti e  alla nuova Amministrazione Comunale di Casale Monferrato  un interesse concreto e continuativo  alle varie problematiche di sicurezza idrogeologica più volte evidenziate ,

Confidando in un sollecito riscontro e una risposta ai punti sopraccitati  confermiamo la nostra disponibilità per ogni incontro e confronto e porgiamo

Distinti saluti

 

Per il Consiglio Direttivo

Massimo De Bernardi

Portavoce e Vicepresidente C.AL.CA.Comitato Alluvionati del Casalese