Ho appreso, con enorme tristezza, dell’incidente mortale sul lavoro avvenuto lo scorso martedì a Cabella Ligure. Quasi quotidianamente in Italia un lavoratore perde la vita durante il proprio orario di servizio e questo non è assolutamente tollerabile. Fin dal primo giorno la Commissione lavoro pubblico e privato del Senato della quale faccio parte e il Ministero competente hanno prestato la massima attenzione alla sicurezza dei lavoratori.
A conferma del nostro impegno in materia e del neo Ministro Nunzia Catalfo, lunedì 7 ottobre alle ore 15.00 è stato convocato al ministero del Lavoro il secondo tavolo tecnico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con l’obiettivo di stabilire le priorità da affrontare per l’avvio del piano straordinario di prevenzione e sicurezza sul lavoro inserito nel programma di governo.
Quando si parla di sicurezza sul lavoro si fa spesso riferimento all’INL come ente deputato ai controlli, ma gli attori in campo sono anche altri e lo dimostra il fatto che il primo tavolo presenziato dal Ministro è stato concertato insieme ad Inail e al Ministero della Salute, che si inserisce nel percorso di prevenzione attraverso gli enti territoriali.
A differenza di quanto viene affermato, da chi probabilmente non è bene informato, dal 2018 gli investimenti sulla sicurezza non hanno subito decurtazioni e la riduzione della contribuzione Inail a vantaggio delle aziende, avvenuta attraverso la scorsa legge di bilancio, non ha comportato alcun taglio al comparto sicurezza e prevenzione.
Sempre la medesima legge di bilancio, inoltre, ha stanziato 380 milioni di euro da erogare alle imprese attraverso un bando, per finanziare ulteriori investimenti in materia di sicurezza, prevenzione e salute sui luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda il versante controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il MoVimento 5 Stelle ha sempre sostenuto ed ottenuto nella scorsa legge di bilancio le risorse per un’effettiva implementazione dell’organico ispettivo, che necessita però di essere rafforzato da figure tecniche. È importante che le nuove figure professionali siano altamente specializzate (ingegneri, architetti, etc.) per assicurare un’attenta verifica sulla corretta applicazione delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Ritengo però che la sicurezza sul lavoro debba essere e fare parte della cultura aziendale e che ogni datore di lavoro debba diffondere come priorità per i propri dipendenti e collaboratori e come asset strategico della propria politica aziendale.
Un Paese che non lavora in sicurezza non è un Paese civile. Vivere in un Paese che non protegge un lavoratore dalla possibilità di infortunarsi o che, nella peggiore delle ipotesi, rischia di non ritornare a casa è un Paese che non rispetta i lavoratori e la vita. È per questo che la salute dei lavoratori e la sicurezza dei luoghi di lavoro continuerà ad essere la stella polare che orienterà ogni nostro provvedimento in Commissione.
Susy Matrisciano
Portavoce M5S al Senato della Repubblica
Capogruppo M5S 11ª Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale)