Baldi (Forza Italia): “La Provincia serve, eccome: ma ci vogliono risorse e un ruolo definitivo”. E sulle Regionali: “Porteremo a Torino la voce dei territori”

Berutti (FI): “Regione torinocentrica: il centro sinistra ha abbandonato le periferie al loro destino”. Sulle elezioni provinciali: “Baldi soluzione di valore” CorriereAl 1di Ettore Grassano

 

“Da sindaco di piccolo comune, rimango convinto che l’ente Provincia sia fondamentale, ma decida il Governo: o rimodulano le competenze, e assegnano risorse adeguate, o si chiude baracca. Così, a metà del guado, non possiamo sopravvivere a lungo, e non ha senso”. Gianfranco Baldi, sindaco di Cassine dal 2010, e presidente della Provincia di Alessandria dal settembre 2017, scadrà in entrambi gli incarichi nella primavera del 2020. Nel frattempo, peraltro, si accinge ad un’impegnativa campagna elettorale per le regionali, nella ‘quartina’ di candidati di Forza Italia: “aprile e maggio saranno mesi impegnativi”, sorride. E’ pronto, Baldi, a mettere alla prova il suo indice di popolarità personale, confidando nel vento favorevole al centro destra, e nel ‘valore aggiunto’ del candidato Governatore ‘forzista’ Alberto Cirio.

 

Presidente Baldi, grazie al trasferimento di oltre 7 milioni di euro sancito dal Governo l’ente Ricette all'Italiana: Acqui, Murisengo e San Sebastiano Curone da lunedì su Retequattro con Davide Mengacci CorriereAl 5Provincia è salvo?
(sorride, ndr) Magari fosse così semplice. L’intervento del Governo è stato prezioso, fondamentale, ma certamente non basta. Abbiamo purtroppo un ‘disequilibrio’, ossia un disavanzo di bilancio, molto forte, di cui stiamo continuando a discutere in queste settimane con le autorità e gli enti competenti, alla ricerca di soluzioni. Abbiamo varato un piano di risanamento quadriennale, che prevede da un lato risparmi rigorosi, dall’altro introiti da dismissioni di immobili non essenziali per lo svolgimento delle attività dell’ente.

Insomma, vendete i gioielli di famiglia rimasti?
Cercheremo di venderli. Mi riferisco in particolare alla Caserma di via Cavour (che pare non interessare più all’Università del Piemonte Orientale, ndr) e la palazzina di via Porta, agli Orti, vicino allo stadio. Poi ci sarebbe anche la ex colonia di Caldirola: ma lì c’è avviato un percorso di utilizzo su diversi fronti diversi, tutti legati al sociale. Sarebbe bello valorizzarla insomma, più che venderla.

Anche ammesso che riusciate a fare cassa, rimane un punto interrogativo sul futuro…
Sono tanti, i punti interrogativi. Così non si può andare avanti, e non mi riferisco solo a Palazzo Ghilini, ma alle Province in generale. Occorre che dal Governo arrivino in merito decisioni chiare: anche se mi rendo conto che su questo tema, come in verità su altri, Lega e 5 Stelle hanno posizioni tutt’altro che simili. Però, qualsiasi cosa decidano, sarà meglio che rimanere in mezzo al guado. Senza più risorse, con personale sempre più carente e invecchiato, e con comuni e cittadini che, giustamente, esigono comunque che strade, scuole, ambiente (per citare 3 delle competenze principali) continuino ad essere gestiti in maniera adeguata.

Lei cosa farebbe?
Le Province servono, soprattutto in territori come il nostro, con così tante municipalità, e così lontane da Torino. Io punterei su una rimodulazione vera di competenze, magari in forte sinergia con l’astigiano. E naturalmente mettendo a disposizione risorse adeguate.

Quante persone lavorano ad oggi in Provincia?
I dipendenti sono ancora quasi trecento. Ma quest’anno non pochi sceglieranno di ‘uscire’ con quota cento, e altri legittimamente stanno chiedendo la mobilità verso altri enti. Poi c’è l’età anagrafica media, troppo alta: la Provincia non fa assunzioni dal 2010, e ci sono profili molto specifici, anche legati al controllo del territorio, che hanno carenze di organico evidenti.

Presidente Baldi, lei ha scelto di candidarsi alle prossime regionali, con Forza Italia: il centro destra è grande favorito, ma il suo partito, diciamocelo, non viene accreditato ad oggi di consensi eclatanti…
(sorride, ndr) E’ una corsa in salita, lo so bene. Anzi, lo sappiamo: dal momento che, oltre al sottoscritto, hanno accettato di candidarsi in Forza Italia anche altre figure di primo piano del territorio. Tra noi per le preferenze sarà competizione vera, anche se leale: credo che alla fine gli elettori premieranno anche la nostra passione, e che otterremo un risultato al di sopra delle previsioni della vigilia. Anche il candidato Governatore di centro destra, Alberto Cirio, è di Forza Italia: non dimentichiamolo.

Se lei a fine maggio sarà eletto in consiglio regionale, magari in maggioranza, quali saranno le sue priorità?
Vorrei portare a Torino la voce di questi territori: del capoluogo, certamente, ma anche di tutte le valli, dei distretti periferici che in questi anni il centro sinistra ha completamente penalizzato. Lo sappiamo che le risorse sono scarse. Ma sappiamo anche quali sono state le scelte di Chiamparino e della sua maggioranza: massima attenzione per Torino e area metropolinata, e le altre province abbandonate a se stesse. La nostra, in particolare, ha subìto tagli pesantissimi, in particolare sul fronte ospedali di territorio e trasporti.

Come rilanciare?
Partendo appunto dalle risorse per i servizi essenziali. In un territorio dall’età media sempre più anziana, non è pensabile abbandonare vaste aree al loro destino così. Certo, i servizi vanno rimodulati, bisogna partire dalle esigenze di oggi (penso ai trasporti, ad esempio), e da risorse che non sono infinite. Ma meglio di così il centro destra farà di sicuro: non ci vuole tanto.

Presidente Baldi, ad un certo punto è circolato il suo nome come nuovo Commissario del Terzo Valico….
Nessuno mi ha mai interpellato. Posso però dire che si tratta di una figura strategica per casa nostra, che deve essere dotata di competenze tecniche, ma anche di una profonda conoscenza del territorio. Il Terzo Valico è un’opera che può e deve avere una ricaduta strategica su tutta la nostra provincia: e ci sono da fare investimenti per 49 milioni di euro, che di questi tempi non sono proprio ‘bruscolini’. Poi attenzione: il Terzo Valico va inserito all’interno di un progetto complessivo per lo sviluppo della logistica. E’ questa la vera sfida da raccogliere, se vogliamo essere un’area che guarda al futuro, e che torna ad essere attrattiva anche per investimenti privato.

Ambiente, e acqua: lei è anche presidente di Egato 6, l’Autorità d’Ambito: ci attendono mesi di sofferenza e siccità?
Stiamo facendo di tutto per scongiurare nuove emergenze, come accadde nel 2017. Su questo fronte c’è un importante gioco di squadra, come deve essere: Regione, comuni, Egato 6, aziende che operano sul territorio, ossia Amag Reti Idriche e Gestione Acqua. Abbiamo ottenuto 7 milioni di euro per interventi strutturali urgenti, e complessivamente nei prossimi anni sul nostro territorio di riferimento ne saranno investiti, sul fronte acqua, complessivamente 77. E’ importante fare capire alle persone che l’acqua è un diritto di tutti, ma non è un bene infinito, anzi è scarsa e preziosa. E che portarla sempre e ovunque, anche nelle zone più periferiche, ha un costo rilevante, che va sostenuto in parte anche con la tariffa, ossia il pagamento delle bollette. E poi c’è la questione dispersione. I nostri acquedotti, che pure sono messi meglio della media nazionale, hanno comunque perdite rilevanti, ossia una disperzione attorno al 35%. Lavoreremo in questi anni per ammordenare le infrastrutture, e anche per trovare il modo di sfruttare meglio l’acqua che cade dal cielo. Sempre se tornare a piovere!

Fusioni piccoli comuni. Qui vogliamo l’opinione del sindaco Baldi….
I piccoli comuni sono una ricchezza del nostro territorio: culturale, di persone, di energie. E’ utilissimo e necessario lavorare a servizi da erogare in maniera congiunta: che sia l’anagrafe, le strade, la pulizia del territorio, la polizia municipale. Non trovo invece corretto obbligare i cittadini a subire, in qualche modo, fusioni che non gradiscono. Si possono tranquillamente razionalizzare le spese, e migliorare i servizi, senza per forza rinunciare all’identità…

Baldi: “Non solo emergenze: la Provincia svolge un ruolo strategico sul territorio. Ma gli amministratori non possono essere dopolavoristi volontari” CorriereAl 3A Cassine è sindaco a tempo pieno? Ossia, in servizio permanente effettivo 7 giorni su 7?
(ride, ndr) Ma per forza: se ami il tuo paese, ci sei cresciuto, ci vivi e fai il sindaco cosa fai, ti neghi? Io la domenica mattina sono in piazza, o al bar a leggere il giornale e a parlare con i miei cittadini, che sono prima di tutto amici. Ogni tanto qualcuno insiste per parlarti al bar di problemi personali? Ma va bene: uno in meno che viene in comune. L’importante è risolvere le questioni, far funzionare davvero la ‘macchina’. A Cassine ci proviamo: sono in comune come amministratore, ormai con vari ruoli, dal 1990: avevo 28 anni. Ma mi sono sempre interessato di tutto, dalle associazioni locali al calcio: oggi siamo in seconda categoria, ma siamo arrivati in Promozione: bei tempi!

A Cassine si è verificata una ‘congiunzione astrale’ irripetibile: due Gianfranco, dello stesso Baldi: “Non solo emergenze: la Provincia svolge un ruolo strategico sul territorio. Ma gli amministratori non possono essere dopolavoristi volontari” CorriereAlpaese, alla guida uno della Provincia, l’altro del comune capoluogo. Cassine caput mundi…
In effetti, una coincidenza strabiliante, anche per i nostri nomi. Cuttica di Revigliasco è un amico, da sempre. Ha qualche anno in più di me, non posso dire che siamo cresciuti insieme, ma certamente, fin dalla nascita della Festa Medievale, abbiamo collaborato strettamente. E’ una persona perbene, di grande cultura e passione, non solo per l’arte, ma anche per il nostro paese, e per il territorio. Ma a Cassine non ci vediamo mai: sempre qui in città!